Corte dei Conti: puntati riflettori sulla Camera di Commercio

Redazione

Corte dei Conti: puntati riflettori sulla Camera di Commercio

giovedì 28 Marzo 2024 - 14:34

L’esposto alla Corte dei Conti è stata presentato da un consigliere camerale, poi ci sono state le dimissioni di un componente del collegio dei revisori dei Conti (prontamente sostituito). Infine, l’organo che vigili sui conti della pubblica amministrazione ha deciso di puntare i riflettori sulla Camera di Commercio di Messina.

Al momento non è stata aperta una vera e propria indagini, ma siamo solo alla fase dell’acquisizione dei documenti riguardo le indennità dei vertici della Camera, deliberate lo scorso mese di maggio con il solo voto contrario di Ivan Tripodi, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali.

Tripodi oltre a manifestare la sua contrarietà alla istituzione delle indennità dei componenti della giunta (un fatto dovuto per legge ha assicurato Ivo Blandina, presidente della Camera di Commercio di Messina), ha anche presentato un esposto alla Corte dei Conti chiedendo venga fatta luce sulla vicenda.

E adesso si sta tentando di fare piena luce sulle indennità dell’Ente camerale, da tempo in gravi difficoltà economiche al punto che a fatica riesce a pagare le pensioni ai dipendenti andati in quiescenza.

La notizia deflagra all’indomani della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Zanca in cui Blandina ha “corretto” i dati sullo stato di salute dell’economia cittadina. Un’economia che godrebbe di buona salute. Peccato che sindacati e organizzazione di categoria sostengano il contrario. I dati sono stati illustrati alla presenza di un rappresentante di Infocamere ed elaborati dall’ufficio statistico. Ma chi ha presentato i dati era uno statistico?

Sull’argomento, comunque, ci riserviamo di fare un approfondimento con dati reali, avulsi dalle interpretazioni che hanno spinto la politica locale ad esultare.

Tornando alla Corte dei Conti, gli uffici amministrativi dell’Ente camerale dovranno produrre i documenti necessari per la fase istruttoria (ribadiamo che ancora non c’è una inchiesta aperta), poi i magistrati contabili decideranno il da fare.

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