La Regione “salva” Croce, Russo e Pergolizzi rispondono

Michele Bruno

La Regione “salva” Croce, Russo e Pergolizzi rispondono

martedì 13 Febbraio 2024 - 13:12

Il caso del consigliere comunale Maurizio Croce continua a suscitare dibattiti sulla sua compatibilità o incompatibilità. Secondo i dirigenti regionali, l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) è l’ente più autorevole per pronunciarsi in materia. Così si legge in un documento firmato dal funzionario direttivo Giovanni Cocco, dal dirigente del servizio Giovanni Corso e dal dirigente generale Salvatore Taormina. Recentemente, il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani aveva richiesto un nuovo parere al Dipartimento delle autonomie locali. La questione ruota attorno al ruolo di Croce come soggetto attuatore delegato del Commissario di governo (è lo stesso presidente Schifani) per il contrasto al dissesto idrogeologico nella Regione siciliana.

L’esito del parere è stato comunicato poi al presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi e al diretto interessato. Nel documento si menzionano diversi orientamenti legali: l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo ritiene che Croce sia incompatibile, mentre l’ANAC è favorevole alla sua posizione. Secondo i dirigenti regionali, l’articolo 16 del decreto legislativo 39 del 2013 assegna all’ANAC le competenze in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni e gli enti privati in controllo pubblico.

Il Consiglio di Stato ha chiarito che il parere dell’ANAC ha effetti giuridici, potendo portare alla nullità dell’atto di conferimento dell’incarico se ritenuto contrario alla legge. Pertanto, secondo i dirigenti del Dipartimento delle autonomie locali, la posizione di Croce non è incompatibile, considerando l’autorità e la competenza dell’ANAC in materia di vigilanza anticorruzione.

Ad ogni modo, la proposta di delibera riguardante le presunte cause di ineleggibilità e/o incompatibilità di Croce sarà discussa in una seduta straordinaria del Consiglio oggi, alle 13:30.

Non si è fatta attendere la risposta del principale aspirante a prendere il posto in Consiglio di Croce, cioè l’ex consigliere comunale Alessandro Russo.

“Incompatibilità is not ineleggibilità. Ripetiamo insieme, altogether!: Incompatibilità is not ineleggibilità. Siamo al capovolgimento della stessa gerarchia delle fonti per cui un dipartimento regionale di nomina politica di Schifani sostiene che l’Avvocatura dello Stato (organo di consulenza giuridica della Regione stessa) vale meno di una Autorità come l’Anac. E che Anac prevarrebbe anche per materie di competenze regionali esclusive (!!!) come sono le fattispecie di ineleggibilità (ripetiamo: ineleggibilità, non Incompatibilità per il T.U. 39/2013). Incompatibilità: nomina di Croce come soggetto attuatore (rilievo e interesse per Schifani). Ineleggibilità: ruolo di vertice amministrativo dello Stato che rende ineleggibile per sé chi ne è investito (L.R. 31/1986, che con il 39/2013 non c’azzecca nulla. Come non c’azzecca l’Anac). E tutto questo per cosa? Per difendere l’indifendibile: ossia il più assenteista consigliere della città di Messina… Colui il quale è mancato a 146 consigli comunali su 155. Ma un po’ di pudore, un po’ di rossore non lo provate..?Comunque sono qui: ho pronti i pop corn e ho come la sensazione che the best is yet to come!”

Anche il presidente del Consiglio Comunale è intervenuto:

 “Nulla cambia per il Consiglio comunale, chiamato a pronunciarsi in seduta straordinaria. Rilevo che nulla cambia perché il Consiglio si occuperà dell’incompatibilità come consigliere. Al contrario, ciò che preme verificare alla Regione è l’incompatibilità come soggetto attuatore, in base all’interpretazione del decreto legge 39 su inconferibilità e incompatibilità”.

Michele Bruno.

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