Caso Croce, oggi il Consiglio si esprimerà sulla sua decadenza da consigliere

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Caso Croce, oggi il Consiglio si esprimerà sulla sua decadenza da consigliere

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lunedì 08 Gennaio 2024 - 08:50

Giornata particolare quella di oggi in Consiglio comunale. Alle 13 e 30, infatti, sarà chiamato ad esprimersi sulla decadenza di Maurizio Croce, ex candidato sindaco del centro destra in occasione delle precedenti amministrative, dalla carica di consigliere comunale. Stando a quanto dichiarato dalle opposizioni, Croce sarebbe inadatto a ricoprire tale ruolo per via del suo elevato numero di assenze in Aula. Qualora dovesse effettivamente decadere dalla carica di consigliere comunale, a Croce potrebbero subentrare Alessandro Russo del PD oppure Sebastiano Tamà di Forza Italia.

PD: “Nessuno sentirà la mancanza di Croce”. Sulla seduta di oggi ha preso una posizione netta il Partito democratico, che in una nota ha spiegato che nessuno nel Consiglio comunale sentirà la mancanza di Croce: “Ferma restando l’autonomia di valutazione di ogni singolo consigliere comunale, rispetto al quale non è opportuno né giusto esercitare alcuna pressione o sollecitazione, va sottolineato come, a differenza di quanto dica o affermi Maurizio Croce in queste settimane, sono stati i suoi stessi comportamenti a qualificarlo come incompatibile alla carica di Consigliere Comunale.

“Ci riferiamo non tanto e non solo a tutti i circostanziati riferimenti normativi indicati nella proposta di delibera quanto al suo approccio ad una carica che gli è derivata dall’aver capeggiato una delle coalizioni perdenti alle amministrative. Il numero straordinario di assenze prodotte e la sostanziale inattività di Croce lo qualificano come inadeguato ad un ruolo che richiede passione, impegno, continuità. Nessuno sentirà la sua mancanza.

“Il Consiglio Comunale potrà avviare a conclusione una storia che segna la distanza tra rappresentanti e rappresentati, ma forse Croce ha un’opportunità invece di esporre sé stesso, il civico consesso e la città tutta ad uno stillicidio di tempi tecnici, osservazioni, ricorsi e controricorsi: tragga egli stesso le conclusioni di questa poco edificante esperienza e si dimetta, come già gli era stato chiesto dal PD qualche mese fa. La città ha bisogno di consiglieri che, consapevoli dell’alto valore della propria funzione, la esercitino con costanza e determinazione”.

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