Due voti che faranno la differenza. Il Partito democratico sarà l’ago della bilancia per l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, dopo le dimissioni di Cateno De Luca.

L’ex sindaco di Messina, com’è noto, è impegnato nella corsa alla carica di primo cittadino di Taormina. A Messina la larga maggioranza di Federico Basile s’è assottigliata al punto che oggi può contare su soli 15 consiglieri comunali, gli stessi dell’opposizione di centro-destra (oggi compattata), e così i 2 voti del Pd diventano determinanti.

Oggi, in una intervista rilasciata a Gazzetta del Sud, il segretario dimissionario dei Dmem, Nino Bartolotta, ha chiuso le porte a qualsivoglia intesa con il gruppo che fa riferimento a Cateno De Luca.

I continui attacchi hanno solcato una possibile collaborazione con il Pd, ma allo stesso tempo Bartolotta apre al centro-destra. I due voti di Russo e Calabrò saranno determinanti per l’elezione del presidente e del suo vicario.

Sabato, intanto, si procederà in aula alla surroga di Alessandro De Leo, mentre la prossima settimana, dopo la tornata elettorale del 28 e 29 maggio, il consiglio comunale di Messina potrebbe avere il nuovo presidente.