Il conto alla rovescia è appena iniziato. Il 5 maggio prossimo il giudice per le indagini preliminari sentirà le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta della Procura catanese sfociata con gli arresti di ieri.

Il mondo della Sanità regionale al centro di un’indagine che potrebbe sfociare in ulteriori arresti. Sono giorni terribili per Ruggero Razza e Antonio Scavone, il primo di Fratelli d’Italia, il secondo legato al partito della Autonomie. Entrambi assessori regionali del governo-Musumeci. La notizia con dovizia di particolari viene riportata dal sito regionale livesicilia.it

Dopo l’interrogatorio di garanzia potrebbero scattare gli arresti. Per entrambi la Procura aveva richiesto la misura cautelare nell’ambito della maxi inchiesta sulla Sanità siciliana, dalla quale sarebbe emerso un vero e proprio “marciume”, come riportato sempre da livesicilia.it.

Le acque della politica siciliana sono agitatissime tant’è che il governatore Renatore Schifani pare stia prendendo le contromisure. L’ex grillina Elena Pagana, diventata moglie di Ruggero Razza, è infatti assessore regionale al Territorio ed Ambiente. Un nome caldeggiato dal ministro Nello Musumeci che è riuscito a “piazzare” nel governo regionale la consorte di Ruggero Razza.

Se mai scatterà l’arresto, un autentico tsnumani travolgerà l’intero governo regionale.

Indagini anche sul Papardo di Messina

Ma l’inchiesta sulla Sanità siciliana condotta dalla Procura di Catania non sarebbe la sola. Infatti, a Messina si lavora per fare luce anche su analoghi “Progetti obiettivo” gestiti dal Papardo. Come riportato dal nostro giornale alcuni mesi addietro, gli uomini della guardia di finanza hanno acquisito documenti e verbali di selezione che i magistrati della Procura di Messina stanno spulciando.

Al centro delle attenzioni soprattutto i fondi regionali nell’ambito del Psn assegnati al Papardo.