Caso Consulta giovanile, interviene Cavacece

Michele Bruno

Caso Consulta giovanile, interviene Cavacece

lunedì 28 Novembre 2022 - 09:41

Dopo le denunce del consigliere della IV Municipalità Gabriele Ferrante (qui) e del collettivo giovanile Messinerà (qui), interviene sulla questione della Consulta giovanile anche Alessio Cavacece, esponente della Consulta giovanile regionale.

“Quando fu approvato lo statuto della consulta giovanile, sapevo che presentava qualche lacuna, ad esempio l’elezione del presidente che, per regolamento comunale, sarebbe avvenuta tramite consiglio comunale e non attraverso l’assemblea della consulta, come è giusto che sia e come avviene in tutte le consulte. Lo feci presente in commissione, in consiglio comunale e addirittura proposi una modifica dello statuto comunale per correggere questo vizio.

Purtroppo, il sindaco si dimise e con le elezioni ci fu una “nuova” giunta ed un nuovo consiglio comunale. Speravo che la nuova amministrazione finisse il lavoro portato avanti da quella vecchia, e in effetti si è interessata, ma mai mi sarei aspettato determinate modifiche.

In qualità di consigliere della Consulta Giovanile Regionale, mi confronto spesso con altri consiglieri e presidenti di tutta la Sicilia, e per esperienza so che esistono due modi per distruggere una consulta giovanile: “controllarla” con la presenza del sindaco o di un assessore ed impedire che fornisca pareri sulle tematiche di politica giovanile. Incredibilmente hanno fatto entrambe le cose!

Mi dispiace dover rispiegare che una consulta giovanile nasce con lo spirito di aggregare i giovani, avvicinarli alla politica e renderli partecipi alle attività della città. Deve essere un’esperienza formativa ma fatta con serenità ed in totale libertà. Quando gli imponiamo un controllore e gli impediamo di lavorare, che funzione gli rimane? Solo quella di essere strumentalizzati attraverso qualche selfie postato sui social, perché questa poi è la realtà dei fatti.

Quindi, parlo come giovane messinese che ha deciso di rimanere in questa città, se l’amministrazione crede realmente nei giovani, deve lasciare che si esprimano come protagonisti della nostra comunità!”

di Michele Bruno.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta