Consulta giovanile, Messinerà: “Basile ci ripensi”

Michele Bruno

Consulta giovanile, Messinerà: “Basile ci ripensi”

venerdì 25 Novembre 2022 - 11:54

Dopo la polemica innescatasi ieri con l’intervento del Consigliere M5S alla IV Municipalità Domenico Gabriele Ferrante (si veda qui) , continua il caso con l’intervento dei giovani di Messinerà, un network di area giovanile progressista messinese che mette in guardia la Giunta e il Consiglio.

Messinerà – spazio generazionale è una realtà generazionale della città di Messina nato nel periodo di fermento politico delle amministrative del 2022. Nota alle cronache per la campagna provocatoria “La città del Futuro”, si occupa di analisi e proposte sul tema delle generazioni ed è punto di riferimento per le/i giovani della città.

“Il Consiglio Comunale della nostra città a breve approverà una modifica al regolamento della Consulta Giovanile di Messina, istituita appena l’anno scorso su proposta di due consiglieri di opposizione e che aveva trovato il voto favorevole del Consiglio Comunale.
Dopo oltre un anno di mancata attuazione, il regolamento appena approvato porta con sé una serie di criticità che ci sentiamo di censurare.
Dopo due anni di attese infatti con le modifiche si introduce la presenza di diritto – pur senza diritto di voto – del Sindaco o di suo delegato e dell’assessore alle politiche giovanili: un chiaro attacco all’autonomia di un organo che per statuto dovrebbe essere espressione della parte giovanile della Città e non degli interessi particolari dell’Amministrazione De
Luca – Basile. Si elimina inoltre la possibilità della Consulta di emettere pareri, seppur non vincolanti, sugli atti dell’amministrazione che riguardano la situazione giovanile” esordiscono.


“Come se non bastasse, nelle premesse alla delibera sono contenute due falsità di cui il Comune è a conoscenza: vengono sbandierati 6 pareri favorevoli dei Consigli di Municipalità, quando in realtà la IV ha dato parere di astensione (che equivale a parere negativo) mentre la III ha dato parere contrario. Perché dire il falso su una questione così trasparente che chiunque avrebbe potuto controllare? Nascondere il parere negativo delle
Municipalità è un attacco proprio a quell’autonomia che si è sbandierata in campagna elettorale, oltre che alla Democrazia di prossimità” continuano.


“La presenza dell’Amministrazione Comunale ai lavori della Consulta, in qualità di membri di diritto e non di semplici invitati, è un’ingerenza inaccettabile nell’autonomia dei giovani della città. Si modifichi il regolamento in modo che il dialogo con l’Amministrazione sia solo successivo alle risoluzioni della Consulta.” Dichiara Francesco Raffaele, membro di Messinerà.


“In conclusione, in un contesto in cui le istituzioni rappresentative non sono altro che meri organi consultivi (nei casi più ottimistici), riteniamo che la Consulta avrebbe dovuto coinvolgere maggiormente la cittadinanza, con particolare attenzione alla voce dei ragazzi in modo da poter avviare un dialogo costruttivo con l’amministrazione, così da non creare in alcun modo conflitti di interesse tra le parti. Riteniamo altresì che sarebbe una
occasione persa per avvicinare alla partecipazione politica quella parte di elettorato ormai sempre più distante dalle istituzioni. Ci auguriamo quindi un passo indietro da parte del Sindaco Basile.” concludono.

di Michele Bruno.

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