Se quella di Torre Faro è un’Isola pedonale allora vorrà dire che il concetto di area pedonali di questa amministrazione e di parte del Consiglio comunale è quella dei pasticci.

Il Borgo marinaro aveva bisogno di un’area per i pedoni – su questo sono tutti d’accordo – , ma non certamente di un’altra area recintata che sta solo penalizzando residenti e operatori commerciali.

L’immagine simbolo di questo “aborto” è contenuta nello scatto di un cittadino che ha immortalato un operatore che trasporta a spalla un quarto di vitello. La zona è off-limts anche per il carico e scarico, un fatto assurdo. Tanto più che a piazza Cairoli, giusto per fare un esempio, entrano ed escono dalla zona pedonale i mezzi commerciali per la consegna delle merci. Avere previsto a monte una fascia oraria per consentire il carico e scarico delle merci sarebbe stato corretto.

E invece, il sindaco e la sua amministrazione che non hanno evidentemente una visione che vada oltre le proprie idee (salvo poi correggerle quando il web si ribella), hanno presentato una delibera di pedonalizzazione votata anche da quel che rimane del M5S, i cui consiglieri sono caduti nella trappola politica del sindaco, Cateno De Luca, e del suo “fido” assessore Dafne Musolino.

L’amministrazione comunale che ha impedito anche ai residenti di giungere nelle proprie abitazioni, forse oggi a furor di Social, metterà mano ai correttivi. Ma ancora una volta siamo di fronte all’ennesimo danno compiuto ai danni degli operatori commerciali di Torre Faro che aspettavano l’inizio dell’estate per rimettersi in linea.

A tal proposito, è assordante il silenzio della associazioni di categorie messinesi, i cui responsabili sono propendi a chinare il capo rispetto alle proposte anche sbagliate del sindaco.

Infine, i soloni che imperversano sui Social e che dicono che gli operatori non comprendono le potenzialità di un’Isola pedonale, si mettano nei panni di chi opera nel commercio provenendo da una crisi sanitaria ed economica.