Mobilità sostenibile, si chiude la presentazione del Pums

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Mobilità sostenibile, si chiude la presentazione del Pums

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sabato 27 Marzo 2021 - 10:05

Si è conclusa la presentazione del nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) della città metropolitana e del comune di Messina. Ieri, infatti, si è tenuta la seconda giornata di workshop dedicata alla mobilità sostenibile.

In rappresentanza della giunta, presenti all’incontro il sindaco Cateno De Luca, l’assessore alla Mobilità urbana Salvatore Mondello, oltre che il dirigente V Direzione Pianificazione della città metropolitana Salvo Puccio.

In apertura dei lavori il sindaco ha richiamato l’attenzione sull’importanza delle varie fasi della redazione del Pums che, insieme al Pgtu, rappresentano la chiave vincente di un nuovo modo di fare pianificazione e programmazione. “La pianificazione complessiva dello strumento di Mobilità urbana sostenibile necessita infatti – ha sottolineato De Luca – di adempimenti che vanno assolutamente definiti, lavorando in sinergia comune e città metropolitana di Messina, al fine di definire le varie tappe.

“Si apre una fase dove ognuno di noi sarà chiamato ciascuno per i propri ruoli ad essere concreto e lungimirante tenendo conto che esiste una situazione in itinere che condizionerà la conclusione di questo procedimento. È una road map che ci impone di lavorare incessantemente e per questo ringrazio l’assessore Salvatore Mondello e il dirigente della V Direzione pianificazione Salvo Puccio e chi oggi si è aggiudicato il lavoro sotto il profilo de servizi che dovranno essere resi”.

Il sindaco De Luca si è poi augurato che ci sia una forte capacità che punti ad individuare strategie fattibili. “Non importano i percorsi suggestivi, in quanto diventano boomerang ma è indispensabile orientarsi ad essere concreti, ragionare e porre come “stella cometa” della strategia gli elementi della fattibilità e della cantierabilità, quindi cronoprogramma. Non bisogna fare l’errore di delineare percorsi che non siano compatibili nella fase conclusiva con gli atti amministrativi che possono poi precludere la finanziabilità. Questa è la premessa del percorso che dovrà compiersi secondo questa logica”.

A seguire, l’assessore Mondello ha ribadito l’importanza dell’odierno laboratorio aperto alla cittadinanza per costruire in modo interattivo la mobilità per Messina del futuro. Nel ringraziare i cittadini presenti, le associazioni intervenute e l’intera macchina organizzativa che è stata funzionale ha concluso sottolineando che: “l’obiettivo finale è quello di realizzare una piattaforma complessiva, in un’ottica globale e non settoriale, privilegiando scelte di interesse generale, che siano armoniche tra loro”.

Relativamente al team dei professionisti incaricati alla redazione del Piano, “è stato un avvio decisamente promettente. – hanno dichiarato Guido Marino responsabile tecnico, Matteo Scamporrino e Lucio Rubini – Abbiamo osservato interesse, curiosità e impegno da parte di cittadini e stakeholders che hanno partecipato numerosi a questi due giorni di dibattiti ed eventi on-line. Abbiamo avuto risultati molto interessanti anche grazie alla sperimentazione di nuovi strumenti e metodologie di partecipazione su piattaforme digitali. Ci hanno permesso di raccogliere molti dati, proposte e informazioni per ripensare la città e la mobilità del futuro. Con questi contributi abbiamo ora un quadro ancora più completo per progettare al meglio la mobilità di Messina al 2030”.

I partecipanti nel corso del Forum hanno avuto l’opportunità di individuare gli obiettivi prioritari con cui il Piano dovrà confrontarsi nei prossimi mesi come il miglioramento del trasporto pubblico, la sostenibilità energetica ed ambientale, la sicurezza stradale e la sostenibilità socioeconomica, grazie ad un questionario bivalente rivolto alla popolazione e agli stakeholders di entrambi i livelli, comunale e metropolitano. I questionari rimarranno attivi circa un mese, la serie di domande sarà unica caratterizzata soltanto da “ramificazioni” e differenziazioni di alcuni quesiti specifici che modulano gli interrogativi secondo le circostanze: essere stakeholders o cittadini, residenti nel comune capoluogo o in uno dei 108 Comuni, e così via, ciascuna linea va comunque ad indagare relativamente alle criticità, ai bisogni e agli obiettivi ministeriali.

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