Sindacati, occupazione femminile la più colpita in Sicilia

Redazione

Sindacati, occupazione femminile la più colpita in Sicilia

lunedì 08 Marzo 2021 - 15:12

Nei primi nove mesi del 2020, l’anno dell’emergenza Covid, in SICILIA nel settore dei servizi “prioritariamente a occupazione femminile” sono ben 24 mila i contratti a tempo non rinnovati. “Come dire che le donne pagano il prezzo piu’ alto”, affermano i sindacati. “Tant’e’ che nell’Isola la disoccupazione femminile tocca, al momento, quota 22,07%, quasi una donna su quattro, contro il 18,5 del tasso dei senza lavoro maschi – proseguono – E il gap si coglie anche mettendo a confronto i dati sulle dimissioni consensuali di lavoratrici madri e lavoratori padri: 1883 contro appena 148”. A denunciarlo, nella giornata dedicata alle disuguaglianze e alla parita’ di genere, Cgil Cisl e Uil regionali con una nota firmata, per le tre segreterie, da Elvira Morana, Rosanna Laplaca e Vilma Maria Costa. Il documento, che nel titolo riporta una chiosa del premio Nobel per l’economia Amartya Sen: “quando le donne stanno bene tutto il mondo sta meglio”, e’ stato spedito stamani ai vertici di Governo e Ars: dai presidenti delle due istituzioni agli assessori ai componenti di gruppi e commissioni parlamentari. E anche ai settanta deputati regionali. Vi si richiede una “agenda di genere quale valore aggiunto che segni le scelte del bilancio della Regione” dando una svolta alle politiche di sviluppo. Per questo, scrivono i sindacati, serve “un confronto sistemico con il Governo regionale e con tutte le forze politiche, per analizzare e agire compiutamente sulla condizione sociale, economica e lavorativa delle donne SICILIAne”. Che sulla pelle, si legge, vivono anche un pesante gap salariale. Il divario fra le retribuzioni a tempo pieno di uomini e donne va infatti, nell’Isola, da un minimo dello 0,13% per i livelli apicali fino al 5,69% per gli altri ruoli. Sei le macroaree sulle quali e’ necessario intervenire, secondo le tre confederazioni, per realizzare un’effettiva cittadinanza paritaria. Sono: occupazione, sfide educative, welfare, salute delle donne, molestie e violenze nei luoghi di lavoro e fuori dalle sedi di lavoro. 

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