Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha presentato una mozione in Consiglio comunale per impegnare l’amministrazione del sindaco Federico Basile a scongiurare il trasferimento dell’Archivio di Stato di Messina, dopo che parte del materiale documentale sarebbe stata spostata “temporaneamente” a Catania a causa dello sfratto della sede attuale.
I firmatari della mozione — Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo — chiedono un intervento urgente del Comune per evitare quello che definiscono “un rischio concreto di depauperamento del patrimonio storico e documentale della città”.
“Un patrimonio inestimabile che appartiene a Messina”
Nella mozione si sottolinea che l’Archivio di Stato “rappresenta il luogo di raccolta di un patrimonio documentale inestimabile, testimonianza dell’evoluzione storica, sociale, economica e culturale della comunità messinese”.
Un patrimonio — si legge — “imprescindibile per studiosi, storici, ricercatori e cittadini” che attingono alle fonti primarie per ricostruire la storia della città. I consiglieri ricordano inoltre che “in passato, importanti documenti dell’Archivio di Messina furono trasferiti presso altre sedi siciliane senza mai essere restituiti”, e che la città “non può permettersi di perdere nuovamente una parte della propria memoria collettiva”.
Il comitato cittadino e la mobilitazione
Il documento prende atto anche della nascita di un comitato spontaneo di cittadini, docenti, ricercatori e storici, che si è attivato per chiedere che l’intero Archivio resti in città.
“Un’iniziativa meritevole – scrivono i consiglieri – che ha spinto tanti messinesi a prendere coscienza e a mobilitarsi a difesa dell’Archivio di Stato.”
L’impegno richiesto al Sindaco
La mozione impegna il Sindaco e l’Amministrazione comunale:
- a individuare con urgenza una nuova sede sul territorio cittadino, in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Soprintendenza e soggetti pubblici o privati che dispongano di spazi idonei;
- a impedire lo smembramento, anche temporaneo, del patrimonio documentale dell’Archivio, garantendone l’unitarietà e la tracciabilità dei documenti eventualmente già spostati;
- a ribadire in ogni sede istituzionale che il materiale archivistico “è patrimonio inalienabile della città di Messina e deve restare nel suo territorio, a presidio della storia e della memoria collettiva delle future generazioni”.
“Messina difenda la sua memoria”
«L’Archivio di Stato non è un semplice deposito di carte – spiegano i consiglieri del PD – ma un presidio di identità e conoscenza. Difenderlo significa difendere la storia di Messina e il diritto dei cittadini a conoscere le proprie radici».
La mozione sarà discussa nelle prossime sedute del Consiglio comunale, con l’obiettivo di approvare un documento condiviso e avviare un confronto con le istituzioni competenti.

