La Uil-Fpl di Messina scende in campo a difesa dell’ospedale Papardo. I lavoratori, riuniti in assemblea, hanno deciso di rivendicare il rilancio dell’ospedale chiedendo alla Regione l’aumento del tetto di spesa. La Uil-Fpl, con una nota indirizzata ai vertici della Sanità regionale, recante le firme di Livio Andronico, Corrado Lamanna e Luciano Cacciola, rispettivamente segretario generale, segretario regionale con delega alla sanità, e segretario aziendale, chiede l’innalzamento del tetto di spesa”.

“In occasione dell’incontro sindacale svoltosi il 18 giugno 2025 con l’Amministrazione dell’Azienda Ospedaliera Papardo – si legge in una nota a firma di Livio Andronico, segretario generale di Messina – , la UIL FPL ha affrontato con determinazione la drammatica situazione in cui versa l’Azienda Ospedaliera Papardo a causa delle gravi carenze di personale e delle inaccettabili limitazioni economiche imposte dalla Regione. È necessario ricordare che, con Decreto n. 1515 del 18 dicembre 2024, l’Assessorato alla Salute ha assegnato un finanziamento aggiuntivo di soli 2 milioni di euro, portando il tetto di spesa complessivo a 73.870.000 euro, a fronte di 398 posti letto autorizzati. Un confronto impietoso con il 2017, quando il tetto di spesa era fissato a 79.924.000 euro, a fronte di soli 324 posti letto. Una contraddizione inaccettabile che sta compromettendo l’intera organizzazione aziendale. Attualmente, il Papardo può contare su 246 medici, con una spesa complessiva di circa 71 milioni di euro, a fronte di una pianta organica che prevede 308 medici. È evidente che, con dall’attuale tetto di spesa, non è possibile procedere alle assunzioni necessarie per garantire livelli adeguati di assistenza. Per far fronte in modo serio e responsabile ai fabbisogni sanitari della popolazione, il tetto di spesa dovrebbe essere portato ad almeno 84 milioni di euro, consentendo così l’assunzione di medici, infermieri, OSS e personale tecnico. Non è più tollerabile la politica di penalizzazioni che l’Assessorato alla Salute continua ad applicare nei confronti del Papardo, declassando Unità Operative Complesse strategiche e dirottando risorse verso altri poli sanitari dell’Isola. Questa gestione scellerata ha determinato il taglio di circa 10 milioni di euro alla massa finanziaria dell’Azienda, con gravissime ripercussioni sull’offerta sanitaria e sul rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), compromettendo di fatto il diritto alla salute dei cittadini messinesi”.
Conclude la nota dei dirigenti sindacali di Uil-Fpl Messina.