“La Ui-Fpl facendo seguito a precedente nota, a tutt’oggi priva di riscontro, è costretta a rappresentare ancora una volta le fortissime criticità che insistono all’interno delle UU.OO. di Medicina e Geriatria”.

Il segretario generale Livio Andronico unitamente al segretario organizzativo, Maurizio Celona, e il segretario aziendale Giuseppe Costa, incalza il direttore generale del Policlinico, Giulio Santonocito.
“Infatti a fronte di 18 posti letto presenti nell’UOC di Medicina e 6 presso la UOSD di Geriatria, allocate sullo stesso piano su due locali opposti, risultano in servizio soltanto 6 OSS, di cui due beneficiari di permessi mensili per legge 104/92 ed una beneficiaria di sei giornate mensili ai sensi della medesima legge.
Ciò premesso, la scrivente è obbligata a rappresentare i fortissimi disagi del personale OSS, che oltre a dover gestire l’assistenza tecnico alberghiera nelle succitate unità operative, nelle giornate festive e nei turni notturni, l’unico OSS presente in reparto, è costretto ad osservare una disposizione interna che lo obbliga, su chiamata, a soddisfare anche i bisogni di ulteriori 16 pazienti ricoverati presso la U.O. di Nefrologia e Dialisi.
Accade spesso inoltre, che anche nei giorni feriali l’OSS della Medicina viene chiamato anche presso altre UU.OO. dislocate nello stesso stabile, su più livelli, come l’Epatologia, Malattie infettive, Pneumologia, Medicina Riabilitativa, per soddisfare complessivamente i bisogni dei circa 60 pazienti ricoverati.
Oltre ciò, deve garantire, in assenza dell’unico Ausiliario presente in organico, tutte le attività esterne al reparto a discapito dell’assistenza da erogare ai pazienti ricoverati in entrambe le unità operative.
Inoltre, accade spesso che tali operatori, oltre a non poter fruire di giornate di ferie, vengono chiamati nel giorno di riposo, dopo lo smonto dal turno di notte, per effettuare turni aggiuntivi per esigenze di servizio, quindi privati della propria libertà personale e familiare, accumulando credito orario, peraltro non retribuito, di cui non potranno mai beneficiare di eventuali riposi compensativi,
Tutto ciò sta causando uno stato di malessere psicofisico nei predetti lavoratori, che ormai sono arrivati allo stremo delle forze, tantè che sono propensi a ricorrere a visita specialistica per l’accertamento dell’elevato stress lavoro correlato.
Si fa presente inoltre, che tale personale spesso, viene raggiunto da disposizioni interne per prolungare l’orario di lavoro per coprire il turno successivo scoperto da improvvisa malattia dell’operatore di pari qualifica, con tutti i disagi personali e familiari facilmente immaginabili, specialmente per chi deve gestire figli minori.
La situazione ormai è insostenibile ed ha raggiunto il limite massimo della sopportabilità, ed i dipendenti in questione non hanno più l’energia per sostenere questi ritmi che ledono fortemente la dignità del lavoratore.
Purtroppo, come più volte ribadito, codesta amministrazione a tutt’oggi, nonostante le criticità rappresentate anche a Sua Eccellenza il Prefetto, a seguito di stato di agitazione del personale di codesto ente, non è stata in grado di garantire il benessere lavorativo all’interno dei luoghi di lavoro.
Pertanto, per quanto sopra, la scrivente organizzazione sindacale chiede un indagine ispettiva, da parte dell’Assessorato, nonché da parte dell’Ispettorato del Lavoro, ognuno per le proprie competenze, per accertare le condizioni di lavoro presso le predette unità operative”.
Conclude la nota sindacale.