L’hotel diventerà il palcoscenico perfetto per due appuntamenti dedicati alla gastronomia e alla valorizzazione di questa vera e propria arte. Si inizia alle 18.30 con Fausto Arrighi che presenterà il suo libro, “Al Ristorante come a Teatro” edito da Maretti Editore. Una pubblicazione che va oltre la manualistica, sebbene si trovino descritti nel dettaglio ruoli, modalità di servizio e procedure. Classe 1959, Arrighi, ispettore della Guida Michelin dal 1977 direttore della stessa dal 2004 al 2012, nel libro accosta l’esperienza ristorativa a quella teatrale. Viene dunque descritta la rappresentazione allestita dal ristorante per i clienti che si ritrovano a ricoprire, così, il ruolo di spettatori, mentre sul “palcoscenico” vanno in scena cuochi, camerieri e ristoratori. Dalla semplicità accattivante all’eleganza formale, dalla composizione delle brigate all’accoglienza dell’ospite passando per l’elaborazione del menu, tutto è analizzato con minuzia e impreziosito da un umorismo davvero inusuale per i libri di genere, al fine di dare al cliente delle indicazioni per partecipare all’esperienza ristorativa con maggiore consapevolezza e senso critico.
La presentazione sarà impreziosita dalla degustazione di Champagne Steinbrück.
Seguendo il fil rouge della Michelin e del teatro, alle 20.30 al ristorante Bàtu, il fine dining all’interno del Grand Hotel San Pietro, va in scena “Dallo Ionio all’Adriatico”, cena a quattro mani dove l’Executive Chef del Grand Hotel San Pietro, Luca Miuccio, ospiterà Stefano Ciotti, chef patron del ristorante Nostrano, una stella Michelin sul lungomare di Pesaro, nelle Marche.“Tra me e Stefano c’è un grande rapporto di di stima e amicizia – racconta Luca Miuccio – Ricordo ancora quando venne a visitare il San Pietro, era il mio primo anno da chef qui e allora era tutto diverso. I suoi consigli sono stati fondamentali per spingere il nostro lavoro verso certe dinamiche e mi ha dato delle dritte preziose per proseguire in questo percorso. Ecco perché ho voluto che fosse presente quest’anno in cui Bàtu festeggia il suo primo anno”