La doppia morale…

Redazione

La doppia morale…

lunedì 09 Settembre 2024 - 09:51

Articolo 1 e Italia viva, Bersani e Renzi stessa parabola e stessa retromarcia: ambedue sbattono la porta e vanno via fondando due partiti, ambedue ritornano.

Ma vige una doppia morale. Il pettinatore di bambole, in un intervento ad una festa dell’Unità lascia intendere chiaramente che Renzi non può rientrare perché non è convinto che il partito democratico si sia derenzizzato, la qualcosa potrebbe nuocere. Bersani è proprio l’alfiere della doppia morale: ciò che vale per me non vale per te. Eppure la storia di Articolo 1 e di Italia Viva è la stessa: residuale, inconcludente e priva di consenso, ambedue i partiti, infatti, per portare deputati in parlamento  debbono mettersisotto l’ala protettiva di chi li ospita altrimenti non potrebbero rappresentare nemmeno un condominio. Nonostante ciò Bersani si erge come Farinata degli Uberti e pone veti morali. Renzi ormai è un Rottamatore rottamato che ha perso ogni credibilità, nè i suoi luogotenenti, in particolare in Sicilia, brillano per appeal (il risultato delle elezioni europee è incontrovertibile), lo stesso dicasi per i rappresentanti di Articolo 1.

Un esempio è patognomonico: Roberto Speranza non ha avuto il coraggio di candidarsi a governatore nella sua Basilicata! Ha capito, il pupillo di Bersani, che fra essere eletto o nominato c’è differenza!Ulteriore esempio della doppia morale dei compagnucci elitari e supponenti è il giudizio sul pianto (lacrime): Serrachiani e Sangiuliano. La commozione della prima, quando presiedeva il consiglio regionale del Friuli è stata considerata dal politicamente corretto una nuova Lourdes, al contrario la commozione di Sangiuliano come quella di un reprobo o di un condannato dell’inferno dantesco.

Fra i cosiddetti conduttori TV “il leone d’oro della doppia morale” va attribuito a pieni voti a due conduttori: Marianna Aprile e Luca Telese, la nuova maestrina d’Italia la prima, il giocoliere della poltrona il secondo.Per fortuna i cittadini, nonostante il costante tentativo manipolatorio di questa pseudoinformazione, dimostrano di avere degli anticorpi per distinguere la morale dalla moralizzazione komeinista.

Diego Celi

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