Cateno torna a ruggire, ma la strada è in salita

Redazione

Cateno torna a ruggire, ma la strada è in salita

mercoledì 22 Maggio 2024 - 10:56

Cateno De Luca è tornato a ruggire questa mattina in una conferenza-comizio, tenutasi a piazza Duomo. Un’occasione per lanciare i soliti strali nei confronti degli avversari politici: indice puntato soprattutto contro Schifani, nei confronti del quale ha lanciato una sorta di referendum.

Il leader di Sud chiama Nord ha chiamato a raccolta i suoi amministratori locali, ai quali ha chiesto uno scatto d’orgoglio due settimane addietro dopo avere palpato un po’ di rilassamento.

“Ci hanno messo il bavaglio – ha esordito De Luca – a livello nazionale il nostro progetto non è conosciuto perché le tv nazionali ci stanno oscurando. E per questo motivo abbiamo depositato numerosi esposti per violazione della par condicio con il risultato che avremo qualche piccolo spazio. Siamo vicini al raggiungimento della soglia di sbarramento al 4%. La Sicilia farà la differenza e per questo motivo abbiamo deciso di puntare tutto qui in queste ultime settimane di campagna elettorale”.

Cateno De Luca ha risposto agli attacchi sferrati dai senatori Germanà e Musolino sui fondi comunitari revocati alla città di Messina. “Ha fatto bene Basile ad invitarli ad un confronto così gli spiegherà come stanno realmente e cose. Loro non sanno di cosa parlano, Germanà non ha mai fatto l’amministratore, ha scritto solo sotto dettatura”.

Uno sguardo anche al futuro, in caso di non raggiungimento dell’obiettivo del 4%.

“Se ci sono le condizioni per fare il salto in avanti bene, caso contrario il partito farà le sue scelte, le sue alleanze, ma io esco di scena perchè non sono abituato a fare il secondo a nessuno. Se non raggiungiamo il nostro obiettivo bene, ma io la faccio per gli altri non ce la metterò più per gli altri”.

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