Prezzi al consumo: Messina registra un +1,1

Redazione

Prezzi al consumo: Messina registra un +1,1

mercoledì 17 Aprile 2024 - 10:09

Gli indici dei prezzi al consumo di marzo 2024 sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Pur rimanendo sopra la norma, il numero di mancate rilevazioni è quindi diminuito.

L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell’elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. Come ricordato nella nota metodologica dell’Istat, gli indici ai diversi livelli di aggregazione, sia nazionali che locali, che hanno avuto una quota di imputazioni superiore al 50% (in termini di prezzi mancanti e/o di peso), sono segnalati mediante l’utilizzo del flag “i” (dato imputato). Nella città di Messina nel mese di marzo 2024 si registra un incremento tendenziale del +1,1% e nessuna variazione congiunturale dell’indice dei prezzi al consumo. Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,7%), bevande alcoliche e tabacchi (2,3%), abbigliamento e calzature (3,9%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,7%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,8%), trasporti (+1,7%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8%), istruzione (+0,9%), servizi ricettivi e ristorazione (+3,4%) e altri beni e servizi (+3,3%). Decrescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-6%) e comunicazioni (-3,4%). E’ quanto emerso nel corso della riunione della commissione comunale di controllo prezzi, presieduta dall’assessore con delega ai Servizi al Cittadino Massimiliano Minutoli.

La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di marzo 2024:

Energia elettrica e gas di rete: a marzo nel mercato libero si rileva una diminuzione congiunturale delle tariffe dell’energia elettrica (-5,3%; -22,5% il tendenziale) e del gas di città e gas naturale (-4,8%; -24,9%). Aumenta, invece, il gas di città e il gas naturale del mercato tutelato (+1,2%; +51,0% il tendenziale). Da questa rilevazione si è riportato il valore della variazione tendenziale e congiunturale dell’energia elettrica e gas di rete disaggregato, con le sue componenti principali: quota fissa tutelato, tariffa bioraria diurna feriale tutelato, tariffa bioraria fascia notturna, weekend e festivi tutelato, mercato libero, famiglie in transizione fino al 30 giugno 2024, gas di città e gas naturale mercato tutelato, gas di città e gas naturale mercato libero.

Servizi di telefonia e di comunicazione: si riscontra un incremento congiunturale del servizio di telecomunicazione bundle per effetto di incrementi da parte di un operatore (+1,1%; +1,7% il tendenziale).

Servizi di trasporto: nel trasporto aereo si registrano incrementi congiunturali generalizzati. Il maggiore aumento si riscontra nei voli europei (+26,7%; +16,5% il tendenziale), seguiti da quelli intercontinentali (+8,9%; -5,0% il tendenziale) e, infine, da quelli nazionali (+7,9%; +19,1% il tendenziale). L’aumento dei voli europei e nazionali è dovuto sia ai vettori tradizionali sia a quelli low cost, mentre l’aumento dei voli intercontinentali è riconducibile a tutte le direttrici di traffico. Si registra, inoltre, un aumento dei prezzi del trasporto marittimo (+0,5%; +0,2% il tendenziale), dovuto esclusivamente alle destinazioni verso l’interno, in particolare verso le isole minori. Aumentano, infine, i trasporti ferroviari nazionali (+2,2%; +8,7% il tendenziale), a causa della minore disponibilità di offerte commerciali per i servizi alta velocità e intercity notte.

Attività turistiche e ricreative: in termini congiunturali, i pacchetti vacanza aumentano a livello internazionale (+3,6%; -1,5% il tendenziale), mentre diminuiscono a livello nazionale (-5,4%; +8,2% il tendenziale). L’aumento dei pacchetti vacanza internazionale dipende principalmente dai segmenti Europa orientale, Mare Mediterraneo e Asia, mentre la diminuzione dei pacchetti vacanza nazionale dipende dai segmenti montagna e benessere, quest’ultimo finalizzato ai trattamenti di cura del corpo. Sempre in termini congiunturali aumentano i villaggi vacanze, campeggi, ostelli delle gioventù e simili (+1,9%; -0,7% il tendenziale) e gli agriturismi (+1,7%). Per quanto riguarda le attività ricreative, registrano un lieve aumento i parchi di divertimento (+0,1%; +4,0% il tendenziale) e i parchi nazionali, giardini zoologici, giardini botanici (+0,2%; +0,8%), a fronte di una diminuzione degli impianti di risalita (-5,7%; +8,4% il tendenziale).

Cultura: aumentano, a livello congiunturale, i prezzi dei giornali a diffusione nazionale (+0,9%; +3,1% il tendenziale) a fronte di una diminuzione dei periodici (-0,4%; +0,2% il tendenziale). Le variazioni di prezzo sono imputabili ad una diversa distribuzione degli allegati e in parte, per i quotidiani, ad incrementi di prezzo registrati per gli abbonamenti digitali da parte di alcune testate.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta