Strage di Suviana, tra le vittime un messinese: lascia moglie e figlio di tre mesi

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Strage di Suviana, tra le vittime un messinese: lascia moglie e figlio di tre mesi

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mercoledì 10 Aprile 2024 - 12:35

L’inferno dell’Appennino bolognese, nella centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana, si è scatenato nel pomeriggio di ieri, quando una turbina è esplosa all’ottavo piano sotto lo zero, causando prima un incendio e poi l’allagamento del nono piano per via del crollo di un solaio. L’esplosione e il successivo crollo hanno travolto almeno 12 tecnici, tutti di ditte esterne, che lavoravano alla messa in opera di adeguamenti della centrale. In tre, all’ottavo piano, sono morti sul colpo e sono stati individuati i corpi: si tratta del 45enne Pavel Petronel Tanase, nato in Romania ma residente a Settimo Torinese (Torino); Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni; e Vincenzo Franchina, 36enne residente a Genova ma originario di Sinagra, piccolo comune situato in provincia di Messina, nel cuore dei Nebrodi. Franchina, diplomato nell’indirizzo elettronico presso l’istituto tecnico di Sant’Agata Militello, si era trasferito da tempo nel nord Italia per trovare una stabilità lavorativa. L’uomo lascia la moglie, un’infermiera al Gaslini di Genova con cui era sposato dall’anno scorso, e il figlio di quasi tre mesi.

Sgomento tra la comunità di Sinagra, cittadina di poco più di due mila anime dove Franchina era abbastanza noto: “Una persona educata, schiva, di poche parole, gentilissimo e soprattutto un grande lavoratore – spiega il sindaco di Sinagra, Antonino Musca – Sono stato fino a poco fa dalla famiglia di Vincenzo, è un momento di grandissimo dolore. Siamo poco più di duemila abitanti, qui ci conosciamo tutti. Ho avuto il privilegio di celebrare le nozze di Vincenzo nel gennaio del 2023. Frequentava da ragazzo la scuola dove insegnavo all’epoca, ogni tanto gli davo anche un passaggio a casa”.

Le ennesime morti sul lavoro hanno scatenato l’immediata reazione da parte dei sindacati. Cgil e Uil Messina, infatti, hanno annunciato che domani, nell’ambito dello sciopero generale per rilanciare il tema della salute e della sicurezza sul lavoro, dedicheranno il presidio di Messina, che si terrà a piazza Unione Europea a partire dalle 10, alla memoria di Franchina. “Il presidio previsto domani a Messina assume un valore fortemente simbolico, in quanto abbiamo deciso di dedicare la giornata di mobilitazione alla memoria e al ricordo di Vincenzo Franchina, lo sfortunato lavoratore di Sinagra morto nell’ennesima strage avvenuta a seguito dell’esplosione della centrale di Suviana, e di tutti i morti sul lavoro. – dichiarano Pietro Patti e Ivan Tripodi, segretari generali di Cgil e Uil Messina – La mattanza non si ferma e le responsabilità del silenzio del governo nazionale sul tema della salute e sicurezza sono enormi.

“Dobbiamo, infatti, registrare che, nonostante la strage che quotidianamente miete vittime innocenti, nel solo anno 2023 in Italia sono morti sul lavoro 1.041 lavoratori, i provvedimenti assunti dal governo Meloni sono assolutamente insufficienti poiché, evidentemente, non si vuole affrontare con forza, decisione e convinzione una tematica che si è, ormai, trasformata in un dramma sociale. È inammissibile uscire di casa per andare a lavorare e perdere la vita. Anche per questo domani scenderemo in piazza, a Messina e in tutta Italia, e rilanciamo una piattaforma basata su questioni e proposte di buon senso che riguardano la vita quotidiana delle persone e dei lavoratori. L’appuntamento è a piazza Unione Europa alle ore 10”.

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