Cardiochirurgia Taormina: genitori in piazza, solidarietà da Azione

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Cardiochirurgia Taormina: genitori in piazza, solidarietà da Azione

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mercoledì 13 Marzo 2024 - 09:00

Ieri mattina a Palermo, davanti a Palazzo d’Orleans, i genitori dei piccoli pazienti del Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina hanno manifestato per chiedere che la struttura non chiuda. La Regione Sicilia potrebbe stabilire la chiusura dopo la fine della proroga stabilita, che durerà fino al 31 luglio di quest’anno. Questo perché il decreto Balduzzi del Governo Monti, approvato nel 2015, stabilisce che ci sia una sola Cardiochirurgia pediatrica ogni 5 milioni di abitanti. Tra i genitori scesi in piazza oggi però, c’è chi afferma che le prerogative che alla Sicilia derivano dallo Statuto Speciale permettano all’isola di avere più centri e disattendere la norma nazionale. Il presidio esiste da moltissimo tempo: è stato istituito nel 2010 grazie alla collaborazione con il Bambino Gesù e nel 2016 la gestione è passata all’Asp di Messina.

Intanto la politica discute e Azione, il partito di Carlo Calenda, manifesta vicinanza e solidarietà nei confronti dei genitori dei loro piccoli.

“Il centro – sottolinea Azione Sicilia – rischia la chiusura dopo la riapertura della Cardiochirurgia pediatrica all’ospedale Civico di Palermo in collaborazione con il Policlinico San Donato di Milano”.

“La chiusura di un centro specialistico e di riferimento, che ha salvato tantissimi piccoli pazienti, come il Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina non è concepibile. Il governo regionale – aggiunge il segretario regionale di Azione Sicilia Maria Saeli – si faccia portavoce dei numerosi pazienti e delle loro famiglie e chieda al governo nazionale risposte celeri e garantisca il diritto alla salute per tutti”.

“Condividiamo le richieste che i genitori dei piccoli eroi del Ccpm di Taormina portano avanti ormai da tempo affinché venga scongiurata la chiusura del reparto e si dia una speranza di stabilità alla cure di questi pazienti – afferma Andrea Ferrara, segretario provinciale di Azione Messina – È inconcepibile pensare di far fronte, in una Regione come la nostra, alle esigenze di questi pazienti con un solo centro di Cardiochirurgia pediatrica a Palermo. Questa evenienza alzerebbe di più di 50 minuti (passando dall’ora e mezza attuale, a circa 2 ore e 20) il tempo medio necessario per raggiungere un reparto di questo genere in Sicilia. C’è un’unica soluzione a questo problema: una deroga al Dm 70 per permettere l’esistenza di due centri di Cardiochirurgia pediatrica sull’Isola, mantenendo in vita quello di Taormina. Invitiamo l’assessore Volo e il presidente Schifani ad ascoltare il grido di aiuto che gli arriva da questi genitori e a farsene portavoce nelle sedi competenti”, conclude Andrea Ferrara.

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