Oggi la giornata in ricordo di padre Luigi Leta, “esempio della chiesa vicina alla gente”

Michele Bruno

Oggi la giornata in ricordo di padre Luigi Leta, “esempio della chiesa vicina alla gente”

sabato 03 Febbraio 2024 - 16:00

Si è svolta questa mattina, a partire dalle ore 9, una giornata di commemorazione in ricordo di Padre Luigi Leta da Castelbuono (al secolo Mariano), il frate cappuccino che assieme a padre Teodoro Di Bella, suo concittadino, è stato il primo parroco della Chiesa Madonna della Pace del Villaggio Unrra, nella periferia sud di Messina.

Il programma della giornata ha visto prima un raduno nella via a lui dedicata; successivamente si è svolto un incontro, nel salone parrocchiale, moderato dall’attuale parroco padre Giovanni Tomaso, durante il quale è stata ricordata la personalità umana, spirituale e morale di padre Luigi, attraverso differenti testimonianze.

Da sinistra Gaetano Caruso, Nunzio Bombaci, padre Giovanni Tomaso, padre Francesco La Porta, Monsignor Giovanni Celi, Rosario Mangano

È stato raccontato come padre Luigi ha fondato di fatto la comunità parrocchiale del villaggio assieme a padre Teodoro (che per lui era come un vero fratello) dando un grande impulso al territorio, creando un punto di riferimento per tutta la comunità locale, e forse, per la prima volta, una vera comunità, un legame che quest’oggi si è rinsaldato nella memoria. La loro opera infatti è iniziata quando ancora non c’era una chiesa, nel 1969, e i fedeli si riunivano alla Chiesa della Calispera o nelle case, e i giovani in una sede sulla attuale Via Marco Polo.

Poi viene costruito, dopo un lungo impegno da parte di padre Luigi e dei fedeli, e con l’arrivo del decreto regionale, l’edificio attuale, completato nel 1980. È stato anche raccontato della sua umanità, della sua costante presenza per tutti i fedeli, soprattutto nel momento del bisogno e nel dare consigli.

Non era solo un padre spirituale, ma un familiare, un amico, uno di casa. Era un uomo colto e amante dell’arte, laureato in matematica e fisica, insegnante di matematica e religione e lettore di filosofia a Messina, Palermo e Gibilmanna.

Nunzio Bombaci

Tra le testimonianze più significative, quella di Nunzio Bombaci, che ne ha raccontato la vita attraverso cenni storici e biografici ed i suoi inizi come cappuccino alla parrocchia Santa Maria di Pompei. Altra testimonianza molto interessante è stata quella di Gaetano Caruso, che ha raccontato il profilo umano di padre Luigi e la sua esperienza personale (qui il video).

Padre Luigi era “un uomo semplice, che aveva grande rispetto di noi giovani della periferia. Eravamo spesso ospiti nel loro appartamento e loro spesso a casa nostra. Hanno sempre sostenuto le nostre aspirazioni privandosi anche di quel poco che avevano, facendo partecipare a viaggi, seminari, corsi noi che non ce lo potevamo permettere”.

Gaetano “Tanino” Caruso

C’é stato anche il ricordo di Giuseppe Santalco, ex consigliere comunale, assessore provinciale, ma soprattutto parrocchiano del villaggio Unrra, che ha ricordato la fondazione del campo e della squadra di pallavolo che “ha fatto conoscere il nome del villaggio in tutta Italia” grazie al sostegno di padre Luigi, che “è stato un educatore, ci ha insegnato ad essere altruisti e a fare volontariato. Il Villaggio Unrra in quel tempo era il cuore della città”.

Giuseppe Santalco

Sono intervenuti per un saluto la docente Rosanna Pinzone, in rappresentanza del dirigente scolastico della scuola Salvo D’Acquisto Pietro Ruggeri, padre Giovanni Pelleriti, per la Misericordia di Messina, che ha ricordato il villaggio Unrra come “prima sede dell’associazione, grazie a padre Luigi” e padre Francesco La Porta, in rappresentanza dei cappuccini messinesi e della parrocchia di Pompei, che ha espresso gratitudine ai presenti per “aver condiviso un percorso con lui e per l’affettuoso ricordo”, spiegando che padre Luigi “godeva dello stare insieme e rappresentava una chiesa vicina alla gente”.

Padre Francesco La Porta
Padre Giovanni Pelleriti

Un saluto anche da una suora dell’ordine del Bell’Amore che ha ricordato di essere cresciuta con lui, di Lorenzo Spadaro, fratello del compianto Pippo, che ha ricordato gli anni vissuti alla guida del gruppo giovanile della parrocchia, sotto la supervisione di padre Luigi.

Lorenzo Spadaro

Importante anche la partecipazione delle Ancelle riparatrici, presenti nel territorio in quel periodo ed ancora a Pistunina, che sostenevano padre Luigi e padre Teodoro nel loro impegno spirituale ed educativo.

È stato presente, inoltre, a rappresentare la II Municipalità di Messina, il consigliere Rosario Mangano, che ha ricordato di essere “cresciuto con loro. La presenza francescana ha dato molto al territorio, è stata portatrice di un’importante azione sociale”.

Rosario Mangano, II Municipalità

Infine, alle 11, è stata celebrata la messa in suffraggio di padre Luigi da Monsignor Giovanni Celi, col supporto del parroco Giovanni Tomaso, durante la quale sono stati letti il testamento spirituale ai fedeli e il toccante saluto alla comunità prima di lasciare definitivamente la parrocchia nel giugno 1993.

“Ho iniziato con un atto di obbedienza, lascio questa parrocchia con un altro atto di obbedienza”.

Monsignor Giovanni Celi

Michele Bruno.

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