Buone notizie per l’economia siciliana. A novembre 2023 la fiducia dei consumatori torna a salire mentre scende l’inflazione. I prezzi del “carrello della spesa” sono in aumento del 6,1%, crescono meno (+4,8% a ottobre) quelli della “slitta di Babbo Natale”, un paniere elaborato da Confartigianato composto da beni alimentari e bevande, oggetto di consumo nei momenti convivali delle festività natalizie, da un ampio ventaglio di prodotti che possono essere regalati durate le festività e dai i servizi di ristorazione e alloggio, regalati o fruiti durante le vacanze natalizie.
In Sicilia Babbo Natale è più fortunato con prezzi della slitta che crescono meno (+4,3%) della media nazionale (+4,8%) e dell’Eurozona (+5,2%). Prezzi più alti della media regionale e nazionale si osservano per Palermo (+5,0%), Siracusa (+5,0%) e Messina (+4,9%).
La spesa di dicembre per gli acquisti di Natale in Sicilia. Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori: a dicembre il valore delle vendite al dettaglio supera del 28,3% la media annuale. A dicembre ammonta a 1,9 miliardi di euro la spesa delle famiglie siciliane per prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo – prodotti alimentari e bevande, moda e gioielleria, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona – che per due terzi (67,7%) è costituita dalla spesa per prodotti alimentari e bevande, pari a 1,3 miliardi di euro.
In chiave provinciale, la spesa delle famiglie a dicembre, nel perimetro merceologico in esame, ammonta a 466 milioni di euro a Palermo, a 421 milioni di euro a Catania, a 256 milioni di euro a Messina, a 170 milioni di euro a Trapani, a 163 milioni di euro ad Agrigento, a 154 milioni di euro a Siracusa, a 122 milioni di euro a Ragusa, a 98 milioni di euro a Caltanissetta e a 64 milioni di euro a Enna.