Unime nel segno della continuità: docenti premiano gli uscenti

red..me

Unime nel segno della continuità: docenti premiano gli uscenti

red..me |
martedì 28 Novembre 2023 - 11:45


“Perché tutto rimanga com’è bisogna che tutto cambi” diceva Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo famoso Il Gattopardo. Non esiste frase più azzeccata per descrivere le elezioni appena conclusesi del nuovo rettore dell’Università di Messina. Nonostante l’Ateneo peloritano sia stato travolto dagli scandali per la tempesta rimborsi che ha colpito l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, a tal punto da spingerlo alle burrascose dimissioni dalla carica ricoperta fino a quel momento, la comunità accademica, e in particolare il personale docente di ruolo ha premiato la candidata di continuità con l’amministrazione uscente, la professoressa Giovanna Spatari. La professoressa Spatari, dunque, sarà la rettrice dell’Ateneo messinese per il sessennio 2023/2029. La nuova rettrice è stata eletta con la maggioranza dei voti (624 voti equivalenti), superando dunque il candidato di rottura rispetto al rettorato Cuzzocrea, il prof. Michele Limosani, che ha ottenuto 555 voti equivalenti. A risultare decisivo l’accordo tra la professoressa Spatari e il prof. Giovanni Moschella, ex prorettore vicario dell’amministrazione Cuzzocrea. I voti provenienti dal personale docente ottenuti dal prof. Moschella nel primo turno elettorale si sono riversati in gran parte a favore della professoressa Spatari.

Spatari: “Grazie per la fiducia. Da me massimo impegno per non deludervi”. “Ringrazio la comunità per questo risultato, prometto il massimo impegno per non deludere la mia comunità”, ha dichiarato a caldo la nuova rettrice, aggiungendo poi: “Questo entusiasmo è bellissimo. Sono felice di essere insieme a tutti voi e ringrazio il corpo elettorale ed i colleghi docenti che hanno voluto concedermi la loro fiducia. Garantisco il mio massimo impegno ed una assoluta dedizione per il prossimo sessennio che si presenterà, sicuramente, con sfide intense e stimolanti.

“Desidero essere lo strumento che garantisca a tutti un clima di lavoro sereno ed il raggiungimento dei migliori obiettivi possibili per il nostro glorioso Ateneo. Dedico l’elezione della prima Rettrice donna di questa Università ad Antonella Cocchiara, Angela Bottari ed a tutte le altre compagne di questo incredibile viaggio. Esistiamo e lavoriamo perché ci sono gli studenti, che rappresentano il nostro target di riferimento più importante e per il quale dobbiamo spendere tutte le nostre energie. Lotterò per garantire loro una Università sempre più moderna ed al passo coi tempi, affinché non debbano più prendere treni o aerei per studiare in altre sedi e possano crescere ed affacciarsi al domani con fiducia e fierezza insieme a noi”.

L’Università di Messina, in ogni caso, è risultata letteralmente spaccata tra i due candidati, considerato che la vittoria della professoressa Spatari è avvenuta con il 53% delle preferenze. La nuova rettrice, pertanto, dovrà cercare di ricucire lo strappo con l’altra metà della comunità accademica, quella che stava dalla parte del prof. Limosani, convincendola di essere davvero la rettrice di tutti e non solo di coloro i quali l’hanno sostenuta.

Limosani: “Pronto a fare la mia parte, fermo il rispetto di certi valori”. A tal riguardo, il prof. Limosani si è dichiarato pronto a ricucire lo strappo, posto che l’azione di governo della nuova rettrice sarà improntata su valori di rispetto delle regole e delle persone, valorizzazione del merito e inclusività: “Care e cari tutti, nell’esprimere i miei sinceri auguri di buon lavoro alla collega Giovanna Spatari, ringrazio tutti coloro i quali hanno dato il proprio contributo a queste elezioni e, in particolare, chi mi ha dato la propria fiducia.

“Le urne ci consegnano un Ateneo diviso su due posizioni. La prof.ssa Spatari sarà chiamata a un lavoro di ricucitura per il quale ritengo che tutta la comunità dovrà offrire il proprio contributo. Anche io sono pronto a fare la mia parte, ferma però restando la necessità che i valori sui quali ho improntato il mio programma possano rappresentare un punto di riferimento per il nuovo governo di Ateneo. Rispetto delle regole e delle persone, valorizzazione del merito, inclusività sono concetti rispetto ai quali, tanto per me quanto per coloro che mi hanno votato, non si potrà negoziare se si vorrà realmente voltare pagina.

“Non posso dimenticare, infine, tutti coloro che mi sono stati vicini fino in fondo in questa avventura, dandomi grande energia, senza risparmiarsi e credendo nella bontà del progetto. Grazie a loro, grazie a tutti voi”.

Chi è la professoressa Spatari. La professoressa Spatari è stata Prorettrice al Welfare e Politiche di genere dell’Università di Messina (dal 2020 al 2023); ha presieduto, dal 2005 al 2007, il CPO – Comitato Pari Opportunità, mentre – dal 2014 al 2016 – è stata Vicepresidente del CUG – Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo peloritano. Sono diversi gli incarichi in atto attestanti la qualificazione tecnico-scientifica. Tra questi, anche, i ruoli di Componente della Commissione Consultiva Permanente per la Salute e sicurezza sul lavoro istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Componente del Tavolo tecnico per lo Studio delle criticità emergenti dall’attuazione del regolamento dell’assistenza ospedaliera.

È, attualmente, Delegata ai temi di genere della Federazione Italiana Società Mediche (FISM} e Referente regionale dell’Osservatorio Nazionale sulla salute delle donne (ONDA). Presiede la Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML) ed è Direttrice del O.A.I. dei Servizi presso l’AOU “G. Martino” di Messina.

Gli ambiti di ricerca della professoressa Spatari spaziano dalla Medicina del Lavoro sino agli studi sulle tematiche di stretta attualità connesse alla violenza di genere ed alla tutela della salute delle donne nei luoghi di lavoro. Membro attivo di diversi gruppi di ricerca, la prof.ssa Spatari è Autrice di oltre 120 pubblicazioni scientifiche inerenti la Medicina del Lavoro edite in riviste a carattere locale, regionale, nazionale ed internazionale. Consta di 94 pubblicazioni e 897 citazioni.

I dati dei seggi scrutinati. Di seguito i dati definitivi relativi ai seggi scrutinati:

  • seggi 1 e 2 (docenti di ruolo e ricercatori tipo B, peso pieno): Limosani 444, Spatari 513
  • seggio 3 (ricercatori A, peso 0.3 sui ricercatori tipo A): Limosani 43, Spatari 85
  • seggio 4 (personale amministrativo, peso 0.25 sul personale docente): Limosani 194, Spatari 172
  • seggio 5 (personale amministrativo, peso 0.25 sul personale docente): Limosani 125, Spatari 98
  • seggio 6 (personale amministrativo, peso 0.25 sul personale docente): 92 Limosani, 91 Spatari
  • seggi studenti: Limosani 2 voti equivalenti, Spatari 1 voto equivalente

I dati sull’affluenza di ieri. Ieri alla chiusura delle urne sono stati espressi l’88,53% dei voti equivalenti, pari a 1197 voti sui 1352 complessivi, venendo pertanto superato il quorum di validità dell’elezione, pari a 677 voti equivalenti. A questo punto affinché uno dei due candidati venga eletto dovrà ottenere la maggioranza assoluta dei votanti.

Alle ore 20 hanno votato complessivamente 2540 aventi diritto. Il dato si riferisce a voti non equivalenti e risulta così ripartito: 970 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi; 129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39; 788 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici, voti equivalenti 185; 653 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 3.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta