Dopo Cuzzocrea, Limosani: “Con me più autonomia ai dipartimenti”

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Dopo Cuzzocrea, Limosani: “Con me più autonomia ai dipartimenti”

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martedì 10 Ottobre 2023 - 07:00

Dopo le dimissioni a sorpresa del rettore Salvatore Cuzzocrea, il professor Michele Limosani, direttore del Dipartimento di Economia che si contenderà il titolo di magnifico rettore assieme alla prorettrice Giovanna Spatari, ha rilasciato la sua prima dichiarazione al pubblico. Messa da parte la bufera che ha travolo l’attuale rettore, il professor Limosani si auspica che la campagna elettorale torni a focalizzarsi sui temi, e in particolare sul futuro dell’Università di Messina, che a detta sua dovrebbe essere incentrato su una gestione meno verticistica dei singoli dipartimenti, che dovrebbero disporre di una maggiore autonomia decisionale in linea con le rispettive necessità.

“Le odierne dimissioni del Magnifico Rettore ci impegnano ad un confronto elettorale sereno e responsabile. – dichiara il prof. Limosani – Condivido la scelta del prof. Salvatore Cuzzocrea che ha inteso agire a tutela dell’Università di Messina. Tutta la comunità del nostro Ateneo non può che raccogliere l’auspicio di una nuova amministrazione in grado di migliorare quanto fatto e di proporre diversi itinerari e risultati.

“La campagna elettorale dovrà guardare al futuro, incentrarsi su progetti, focalizzare i punti di forza del nostro Ateneo. Dovremo, anche e soprattutto, convertire le criticità in opportunità. In particolare, già nella lettera in cui annunciavo la mia candidatura, avevo evidenziato la necessità di dare maggiore autonomia ai Dipartimenti. Tutto ciò per garantire più trasparenza e consentire ai Direttori di adottare scelte svincolate da impostazioni verticistiche, nell’ottica di una visione condivisa e di una gestione improntata su un coinvolgimento della comunità accademica quanto più ampio possibile. Oggi, a mio avviso, questo diventa uno dei punti centrali nel pensare all’università del futuro.

“In questi mesi ho incontrato tanti colleghi, ho potuto apprezzare le loro idee e proposte tese a costruire una nuova fase per l’Ateneo, chiamato ad affrontare sfide impensabili fino a qualche anno fa. Ora è necessario che il confronto elettorale entri in una dimensione ufficiale. Tutti siamo chiamati ad un salto di qualità proprio nella dimensione del senso di appartenenza e dello spirito di servizio. Il primo banco di prova, nelle more della indizione e celebrazione delle elezioni, sarà quello della programmazione triennale.

“Serenità e responsabilità dovranno essere, ovviamente, le coordinate non solo della campagna elettorale, ma anche lo stile che dovrà caratterizzare la vita della nostra comunità”.

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