“C’è amarezza” in casa biancoscudata dopo la sconfitta d’andata dei playout contro la Gelbison (qui il commento) e a dirlo è proprio Mister Ezio Raciti. In conferenza stampa ha risposto così:

“Prendere un gol a tempo scaduto con la difesa schierata è un errore banale. È costata la sconfitta però era solo il primo tempo di una partita di 180 minuti. Siamo pronti per riprenderci la possibilità di salvezza in casa. Abbiamo promesso ai tifosi stamattina, nel settore ospiti, che lotteremo fino alla fine. Ci hanno chiesto maggiore determinazione e abbiamo condiviso con loro l’amarezza per i playout. Li abbiamo delusi. La cosa che più mi mortifica è aver deluso i tifosi. Ma sabato prossimo festeggeremo”.

Un Raciti amareggiato e mortificato, ma anche convinto che la storia di questi playout abbia ancora qualcosa da dire. Questa l’analisi della partita fatta dal tecnico:

“Loro ci hanno messo in difficoltà perché giocavano con palle lunghe e poi attaccavano la seconda palla appunto per poter limitare le c’eravamo riusciti alla fine nei minuti finali non erano più pericolosi, però purtroppo appena abbiamo abbassato la guardia ci hanno puniti”.

Adesso, per quanto riguarda atteggiamento e mentalità da tenere al ritorno, il gol subito “cambia poco, sappiamo che dobbiamo vincere al ritorno con qualsiasi risultato e questo conta!”.

sul cambio di Marino e Balde, usciti per H.Balde e Ragusa, il Mister ha detto: “Marino era ammonito e già due volte era stato richiamato dall’arbitro e rischiava di essere espulso. Stavamo soffrendo sulle palle lunghe e ci siamo messi a cinque dietro. C’eravamo riusciti, da quel momento in poi non sono stati più pericolosi. Il gol è stato frutto di una disattenzione nostra”.

Sull’atteggiamento arrembante e determinato dei padroni di casa, il tecnico dei peloritani ha spiegato che “giocando in casa e dovendo fare risultato me lo aspettavo. Mi aspettavo anche che concedessero qualcosa in più dietro. Hanno concesso poco. È una squadra che è cambiata, non è più quella di prima, ha un buon equilibrio in campo”.

Michele Bruno.