“Grande successo ha avuto (e sta avendo) l’iniziativa promossa dall’Unione Nazionale Consumatori di Messina contro l’Amam per le bollette del primo bimestre 2023. Nonostante il periodo semifestivo, la mail dell’associazione, è stata inondata dei reclami degli utenti inviati all’Amam. Il numero dei reclami ricevuti ieri sera superava i 200, numero destinato a salire esponenzialmente, atteso che i moduli scaricati dalla piattaforma facebook indirizzo @ConsumatoriME superano i 3.000 download”.

Lo scrive in una nota l’Unione Nazionale dei Consumatori di Messina che sta seguendo da vicino la vicenda.

“L’elevato numero dei reclami, un vero e proprio mail-bombing, ha mandato in tilt la mail dell’Amam urp@amam.it e gli utenti sono stati costretti ad utilizzare il canale pec amamspa@pec.it. Al momento nonostante la diffida l’Amam non ha ripristinato la funzionalità della casella mail, rendendo  difficoltoso l’invio dei reclami a chi non è fornito di pec”. Si legge ancora nella nota dell’associazione dei consumatori.

L’Avv. Mario Intilisano, Presidente del Comitato di Messina, fa presente che le somme non dovute richieste, perché in parte prescritte ed in parte calcolate male, variano per ogni famiglia fra € 70,00 ed € 180,00.

I passi da seguire sono i seguenti:

a) Presentare reclamo avverso la fattura emessa utilizzando la modulistica già pubblicata sulla pagina facebook dell’associazione @ConsumatoriME, inviandone copia all’indirizzo mail urp@amam.it o pec amamspa@pec.it e per conoscenza all’associazione all’indirizzo help@consumatori.messina.it;

b) Attendere la risposta di Amam che deve arrivare entro 30 giorni ;

c) Non pagare la fattura in scadenza sino a quanto non arriva la risposta di Amam;

Per chi ha già pagato è stato predisposto un diverso modulo per chiedere la restituzione.