I lavori per la riqualificazione di piazza Cairoli procedono come da cronoprogramma, ma i negozianti adesso iniziano a fare la conta dei danni. Gli sbarramenti del cantiere – rimarrà come da progetto fino alla prossima estate – stanno generando danni economici che adesso iniziano a pesare sulle casse dei commercianti interessati.

Probabilmente, avere previsto un cantiere aperto per un anno è stata una scelta sbagliata da parte di Palazzo Zanca. Ancora non c’è stata una levata di scudi da parte dei negozianti, ma già si cominciano a registrare i primi lamenti, ancora sottotraccia.

Le barriere poste praticamente all’ingresso di negozi e bar della zona, stanno fungendo da deterrente nei confronti dei potenziali acquirenti e avventori dei locali di ritrovo. Ciò sta avendo delle innegabili ripercussioni sugli incassi. Il calo c’è ed è notevole. I costi tuttavia rimangono fissi.

Che fare allora? Le proposte ci sono e presto potrebbe arrivare una istanza sul tavolo del sindaco per andare incontro alle esigenze dei commercianti. Probabilmente sarebbe stato logico prevedere a monte degli indennizzi, ma oggi questo non è più possibile. La proposta potrebbe essere quella di prevedere delle agevolazioni nei confronti dei proprietari delle botteghe, consentendo loro di usufruire di una sorta di riduzione dell’IMU, cosicchè possano scontare il costo dell’affitto.

Questa potrebbe essere una soluzione percorribile, anche perchè l’alternativa è una causa di risarcimento del danno cagionato, con possibile esborso da parte del Comune.