Ezio Raciti, il comandante che difende i suoi guerrieri

Michele Bruno

Ezio Raciti, il comandante che difende i suoi guerrieri

lunedì 20 Febbraio 2023 - 12:40

Non ha vinto il Messina ieri al Franco Scoglio, contro la Fidelis Andria. Abbiamo raccontato qui la sintesi della partita. Il Mister Ezio Raciti però, durante la conferenza stampa di fine partita (rivedetela qui), è sicuro. Il suo Messina ha ancora l’identità e la mentalità che che tutti avevamo attribuito alla squadra, dal suo arrivo fino all’ultima vittoria contro la Gelbison al Guariglia di Agropoli.

E’ un Raciti alla Jose Mourinho, che difende i suoi guerrieri e il suo operato e risponde con carattere ai giornalisti che analizzano la partita dando una lettura differente dalla sua. Un vero comandante, un generale che difende i suoi soldati anche nel momento più difficile.

“Non so, a me sembra che abbiate visto un’altra partita rispetto a quella che ho visto io – risponde – La squadra ha giocato bene, ha attaccato per tutto il tempo ed ha fatto quello che gli ho chiesto. Abbiamo giocato per tutto il tempo nella loro metà campo e abbiamo fatto 5 palle gol. Purtroppo gli episodi non ci sono stati favorevoli. Sembra che voi giornalisti vogliate criminalizzare i ragazzi. Sembra si stia cercando quello che non c’è, l’occasione per andare contro e puntare il dito. Sicuramente vi lasciate trarre in inganno dalla classifica della Fidelis Andria. L’ultimo posto non significa nulla, è una squadra che si difende bene, fisica e che non ti fa giocare, pensa solo a distruggere il gioco degli avversari. Dopo il mercato di Gennaio le cose cambiano, le quadre sono diverse e quello che è accaduto all’andata non conta. la Fidelis non è la squadra del girone d’andata, ha cambiato pelle, sta facendo un buon percorso nell’anno nuovo”.

Ed è in parte vero. l’Andria ha dimostrato di essere una squadra molto ostica, capace di spezzare i ritmi di gioco del Messina con molti contrasti e fisicità, ma il Messina ha giocato tutto il tempo in possesso ed ha avuto le sue occasioni, non sfruttate. Non può essere un alibi questo. Ad un certo punto del secondo tempo c’era troppa foga, si buttavano i palloni in avanti senza giocare palla a terra. I biancoscudati sono mancati in organizzazione e lucidità, soprattutto sotto porta. Devono ritrovare quel gioco e quella mentalità che Mister Raciti pur aveva lavorato molto per creare. Devono farlo se si vuole raggiungere la salvezza. Se vogliono strappare punti con squadre più avanti in classifica. E devono ascoltare di più l’allenatore.

Infatti Raciti stesso ammette che “ad un certo punto molti palloni sono stati lanciati in avanti, anche se io avevo detto ai ragazzi di giocare di più palla a terra. Non posso rimproverarli, perché hanno dimostrato di avere voglia di vincere questa partita. Quando passa il tempo vuoi vincere a tutti i costi, e pensi che possa aiutare lanciare la palla”.

Non è riuscito poi il tentativo di usare Curiale per attirare gli avversari e lasciare spazi per Kragl e Ragusa. Era questa la chiave con cui l’aveva preparata il Mister.

Non è un alibi nemmeno l’arbitraggio, anche se probabilmente Kumara non era molto in forma. Molti gli episodi dubbi. Alcuni in area con rigori non concessi. Raciti ha risposto alla nostra domanda in merito spiegando che “Finizio è stato ammonito solo al quarto fallo da dietro, è entrato il suo sostituto ed anche lui ha fatto altri tre falli da dietro. Sono episodi che possono cambiare l’esito finale. Se fossero stati ammoniti prima sarebbe andata in modo diverso. Da 75 partite il Messina non usufruisce di un calcio di rigore. L’arbitro non ha fatto una buona partita, può capitare a volte”.

Chiaramente Raciti difende anche Davis Curiale, che ha schierato dal primo minuto, ma che non ha fatto un ottimo secondo tempo, ricevendo critiche. “Curiale ha giocato bene e ha fatto quello che gli ho chiesto. Non è giusto condannare un giocatore. L’avevamo preparata in una certa maniera, ma le cose non sono andate.” ha affermato il Mister.

Ad ogni modo, ieri in casa è stato sicuramente un passo falso, ma il Messina ha ancora un ottimo allenatore ed ottimi interpreti. Inoltre mancano ancora Ibou Balde e Lorenzo Catania, assenze di peso. Il condottiero dei peloritani ha ancora tutto il tempo per portarli alla salvezza diretta ed ha le capacità per farlo. Ma serve confermare quell’identità Raciti che ieri è stata latitante. Dobbiamo continuare ad avere fiducia nel Mister e nei ragazzi, ma la critica è necessaria perché siano spronati a giocare meglio. Devono darsi una svegliata. Sono partite come quella di ieri in cui si devono fare punti. Adesso bisogna andare a Latina per portare a casa il massimo.

Michele Bruno.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta