Vertenza Atm, un consiglio movimentato, cosa è successo

Michele Bruno

Vertenza Atm, un consiglio movimentato, cosa è successo

martedì 20 Dicembre 2022 - 12:31

Ieri è andato in scena un Consiglio Comunale molto concitato sulla vertenza portata avanti dai sindacati Uiltrasporti, Filt Cgil, Orsa, Ugl e Faisa Cisal nei confronti di Atm Spa.

Si tratta di un Consiglio Comunale richiesto da 10 consiglieri al Presidente Nello Pergolizzi, con la volontà di ascoltare i vertici dell’azienda e i sindacalisti.

22 i consiglieri presenti in aula, assenti 10 tra cui il capogruppo di Ora Sicilia Giandomenico La Fauci. Assente anche il Sindaco Federico Basile, invitato, che si è scusato, per via di altri impegni.

I sindacati tuttavia non sono stati invitati. Il Presidente del Consiglio Comunale ha spiegato perché ha deciso di non invitarli: “l’aula non è luogo di concertazione sindacale, i confronti si fanno nelle opportune sedi, in azienda o in Commissione”.

A chiedere spiegazioni dell’assenza dei sindacati è stato per primo il consigliere e capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni seguito poi dal consigliere PD Felice Calabrò. Entrambi avrebbero voluto sentire l’altra campana, quella dei lavoratori e di chi li rappresenta. Ritengono che in questo modo avrebbero potuto farsi un’idea più chiara della situazione.

Le denunce delle organizzazioni sindacali sullo stato dell’azienda e sulle politiche adottate dai vertici aziendali preoccupano entrambi i consiglieri, che vorrebbero vederci chiaro.

Tuttavia il dirigente Dott. Salvatore De Francesco, facente funzione del Segretario Generale, ha confermato la regolarità della seduta.

Uno dei motivi per cui nella Commissione preposta, quella sul tema trasporti, non si è avuto prima il confronto con i sindacati è stato che la Commissione ci ha messo troppo tempo, i 10 consiglieri quindi hanno pensato di velocizzare il tutto. Non avevano considerato però la possibilità che il Presidente si opponesse.

Da qui le tensioni (qui il video). I sindacati e i lavoratori erano infatti sul palco sopraelevato del civico consesso, per ascoltare e non solo. Pur non essendo stati invitati, hanno provato ad intervenire e dire la loro, anche in maniera molto veemente, alzando la voce e contestando con toni forti i vertici dell’azienda presenti in aula, oltre che il Presidente Pergolizzi.

I Sindacati, dal palco, hanno chiesto verità su Atm e il rispetto dei lavoratori.

Pergolizzi ha chiamato ad un certo punto le agenti della municipale presenti in aula e chiesto loro di far sgomberare il palco ed identificare chi ha parlato. Dopo un confronto comunque tranquillo con le agenti e dopo aver terminato i loro interventi dal palco, hanno lasciato il Consiglio, ed a quel punto li abbiamo seguiti per intervistarli e ascoltare la loro versione dei fatti (qui qui e qui).

Il Presidente Pergolizzi richiama i sindacati

Molto vibrante anche l’intervento del consigliere Calabrò (qui lo abbiamo intervistato), che chiede lumi e rassicurazioni dal Presidente Atm Pippo Campagna sulle denunce sindacali. (qui abbiamo intervistato Campagna).

Pippo Campagna e il cda Atm

“Se è vero che l’azienda non funziona come contestano i sindacati, allora rischiamo di finire come la vecchia Atm in liquidazione. Ricordo che per 15 anni i bilanci di Atm non sono stati votati dal Consiglio, perché i conti tra Atm e Comune non tornavano. Si deve evitare che riaccada”.

Il Presidente di Atm, presente con il suo cda, ha rispedito al mittente questo rischio:

“Quando sono stato convocato per questa sera ho chiesto subito al Direttore Generale di Atm di chiedermi se stessimo licenziando qualcuno e se avessimo qualche problema di bilanci. Ero preoccupato a leggere la parola vertenza. Sono stato rassicurato che non c’è nessuna vertenza. I conti dell’azienda sono in ordine, anzi. Abbiamo una società con gli ultimi bilanci in attivo, abbiamo portato a termine tantissime assunzioni a tempo indeterminato, e abbiamo posto fine alle vicende dei lavoratori interinali. Non c’è nessun problema con i lavoratori e con uno di questi sindacati (ndr Cisl) stiamo confrontandoci”.

Tra i dubbi dei sindacati ripresi da Calabrò la questione degli aumenti di parametro di alcuni dipendenti Atm, in semplici parole di alcune promozioni su cui i sindacati, oltre che in passato qualche consigliere comunale, hanno posto delle domande. Calabrò vuole comprendere se sono stati rispettati i criteri di merito in questi casi.

Inoltre ha chiesto di sapere perché il Direttore Generale di Atm Claudio Iozzi, in quanto secondo Calabrò responsabile per Statuto Comunale dei rapporti con il personale, non fosse presente. Il Presidente non lo ha invitato perché nella richiesta si chiedeva di ascoltare il cda e non era stata richiesta espressamente la sua presenza.

Il Presidente Campagna ha negato aumenti di parametro sospetti e ha voluto chiarire che “sono stati sempre premiati i dipendenti che hanno meritato” . Ha inoltre spiegato che non è il Dg Iozzi il legale rappresentante di Atm, che è invece Campagna. Pensa di essere quindi il giusto interlocutore del Consiglio sulla vicenda.

“E purtroppo dobbiamo penalizzare chi non merita”. Risponde Campagna in merito alle contestazioni dei sindacati delle sanzioni ad un certo numero di dipendenti.

Altro tema trattato dal consigliere FdI Dario Carbone e da Calabrò il tema dei così definiti “pensionamenti forzosi” di dipendenti. Entrambi sono preoccupati dei rischi per le casse comunali delle cause che sono in corso contro il Comune, di cui una vinta di recente da un ricorrente. Carbone è preoccupato di ripercussioni sul servizio pubblico in caso di tensioni ed è critico quindi con Atm e i suoi vertici.

Campagna su questo ritiene che la maggior parte delle cause sono state vinte finora e che probabilmente c’è stato un inspiegabile cambiamento di orientamento dei giudici in merito, pur ribadendo che rispetteranno la sentenza.

Carbone ha ribadito che “se ci fosse stato il confronto in Commissione non sarebbe successo quello che è accaduto”.

Il consigliere di maggioranza Salvatore Papa, Presidente di Commissione, ha chiarito comunque che ci sarà una seduta di Commissione congiunta a breve, assieme alla Commissione partecipate, a cui saranno invitati anche i sindacati (cui si unisce l’espressa richiesta di Calabrò di invitare Iozzi).

Il Presidente di Atm ha comunque ribadito di aver provato ad ascoltarli ieri in una riunione alle 15 assieme al Sindaco. “Tuttavia la maggior parte delle sigle hanno lasciato il tavolo per via delle procedure di raffreddamento in atto”, di cui i vertici dell’azienda contestano la regolarità delle tempistiche.

Anche sui sinistri subiti dai lavoratori e sulla manutenzione dei mezzi Calabrò ha posto dubbi. Gli incidenti ad alcuni mezzi sono dovuti a cattiva manutenzione? A questa domanda il Presidente Atm ha parlato di allarmismi ingiustificati, “il buono stato dei mezzi è certificato dalle verifiche fatte”.

Ed ha chiesto ancora Calabrò “Come mai i dipendenti fanno così tanti straordinari? Forse perché il piano di esercizio non è stato concordato? Se è il ricorso agli straordinari è sistematico è patologico. Oltre che più lavoro significa più rischi di sinistri”.

Calabrò ha preparato una dettagliata richiesta di accesso agli atti che ha definito “chilometrica”. Pensa che avrà modo di confrontarsi così al meglio con i vertici.

Infine il Presidente Atm ha rassicurato sul rischio di una bomba ecologica nel piazzale della sede Atm, ma assicura “stiamo provvedendo alla riqualificazione del piazzale. C’erano crepe nella pavimentazione e interrato c’era un vecchio rifornimento attivo negli anni ’90… qualcuno ha avuto la geniale idea di interrarlo con tutti i liquidi tossici ed esplosivi contenuti. Abbiamo segnalato tutto al Comune, all’Arpa e alla Procura della Repubblica e ci sarà presto una bonifica”.

A domanda di Calabrò ha spiegato che non sarà Atm a farsi carico delle spese della bonifica.

Michele Bruno.

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