Cibo sintetico, FdI: “Comune sia a fianco di Coldiretti”

Michele Bruno

Cibo sintetico, FdI: “Comune sia a fianco di Coldiretti”

venerdì 25 Novembre 2022 - 10:59

Sostenere le iniziative di Coldiretti volte a dissuadere dall’utilizzo e dalla diffusione del cibo sintetico. E’ questo l’intento dell’Ordine del giorno firmato dal gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale, che se approvato impegnerà il Sindaco e la Giunta Comunale ad adottare tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico fornendo specifiche direttive ai competenti uffici e servizi del Comune anche per la trasmissione di quanto sarà deliberato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Coldiretti ha promosso una petizione contro il cibo sintetico e sono nate diverse iniziative di sensibilizzazione finalizzate ad evidenziare i rischi della diffusione del cibo artificiale.

Per Libero Gioveni, Dario Carbone e Pasquale Currò il cibo sintetico infatti “è prodotto in bioreattori, non salvaguarda l’ambiente perché comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più performanti, limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo, favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo, spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura, non tutela la salute non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e l’esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni differenti, non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali, può avere impatti socio-economici molto pericolosi, in quanto frutto di una fascinazione ecologica che non ha finora consentito riflessioni ben più approfondite.”.

Chiariscono infine che: “il raffronto con i sistemi più avanzati e sostenibili per la produzione del cibo, propri dell’agroalimentare italiano, consente di valutare correttamente gli esiti pregiudizievoli per l’ambiente del cibo sintetico fabbricato a mezzo di bioreattori” e che “gli impatti omologanti di un modello produttivo distante dalle specificità territoriali locali può cancellare le produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale”.

di Michele Bruno.

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