Un mese senza social-dirette di Cateno

Redazione

Un mese senza social-dirette di Cateno

giovedì 24 Novembre 2022 - 09:52

L’ultima diretta “A modo mio” di Cateno De Luca risale allo scorso 24 ottobre, poi è piombato il silenzio a causa di un malore che la stessa sera ha costretto il leader di “Sicilia Vera” al ricovero in ospedale.

“Ho visto l’aldilà” ha raccontato De Luca a Roberto Puglisi in una intervista telefonica pubblicata sul quotidiano livesicilia. Null’altro, se non qualche comunicato stampa da cui si evince lo spirito battagliero dell’ex sindaco di Messina.

All’indomani delle sue dimissioni dal Policlinico a causa di un malore, c’era stato l’annuncio di una diretta che non c’è mai stata. L’annullamento in un post che riferiva di un lungo percorso riabilitativo. A quanto pare i familiari di De Luca gli hanno proibito di sottoporsi a stress e – dice qualcuno – pare che la moglie gli abbia “sequestrato” temporaneamente il cellulare.

La mancanza di dirette, e quindi di un contatto diretto con il suo pubblico, sta raffreddando gli entusiasmi di quanti si erano spesi per la “causa” di Cateno, nella corsa alla presidenza della Regione Sicilia. Un entusiasmo che, comunque, cova sotto le ceneri, e che è pronto a riesplodere nel momento in cui De Luca tornerà ad essere quello di prima. Aggressivo e dirompente. L’assenza di Cateno ha sopito il dibattito politico regionale, fatto di schermaglie, ripicche e rivendicazioni per l’assegnazione delle “poltrone”. Alla spartizione, vuoi perché non graditi, non ha partecipato solo il movimento “Sicilia Vera”, privo di una vera leadership.

In questi giorni, in molti si chiedono, chi sia in grado di prendere in mano le guida del movimento fondato dall’ex sindaco di Messina. In realtà, nessuno dei suoi sta dimostrando sul campo di potersi prendere i galloni del vice comandante. Non c’è un personaggio che si avvicini al leader di Fiumedinisi. Danilo Lo Giudice, rimasto fuori dai giochi, tenta di prendersi la scena politica con qualche dichiarazione “sgangherata”, ma essendo rimasto fuori dal Palazzo che conta, le sue parole finiscono nel gorgo dell’ovvietà.

Pippo Lombardo, dal canto suo, avrebbe il titolo, ma essendo un nuovo inquilino del Palazzo sta studiando per farsi trovare pronto al momento giusto. Discorso a parte per il sindaco di Messina, Federico Basile, troppo preso per tenere a bada il gruppo di assessori e consiglieri comunali, e componenti delle Partecipate, perché qualcuno ha iniziato a scalciare.

Insomma, il movimento è De Luca-dipendente e fino a quando non sarà pronto per riprendersi la scena, si naviga solo a vista. Ma fino a quando?

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