Caso Chiofalo, continuano i sopralluoghi dei carabinieri

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Caso Chiofalo, continuano i sopralluoghi dei carabinieri

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mercoledì 09 Novembre 2022 - 08:17

Continuano i sopralluoghi dei carabinieri sul caso Salvatore Chiofalo, allevatore barcellonese scomparso nel 2016 all’età di 32 anni e per il quale si sospetta sia un caso di lupara bianca. Nei prossimi giorni, il Procuratore della Procura di Barcellona P.G. Giuseppe Adornato, insieme agli altri PM che stanno curando l’indagine in questione, si recheranno sui luoghi chiave relativi alla scomparsa del giovane barcellonese.

La decisione è scaturita dalla necessità di chiarire gli ultimi spostamenti di Chiofalo, la cui auto era stata ritrovata in fiamme, alla luce dei nuovi elementi emersi e per i quali è stato riaperto il fascicolo. Infatti, la giusta ricostruzione delle ultime ore dello scomparso potrebbe riaprire scenari investigativi finora inesplorati.

Per tale occasione, i Carabinieri dispiegheranno anche lo Squadrone Eliportato Cacciatori Sicilia, con sede in Sigonella, unità dell’Arma a elevata specializzazione in grado di supportare i Reparti territoriali su terreni impervi e di difficile accessibilità, agendo in simbiosi con elicotteri, e che in passato si è reso protagonista di importanti operazioni di servizio, anche riguardanti l’arresto di pericolosi latitanti rintracciati in zone montuose.

L’area interessata, compresa tra le frazioni di Gala, Migliardo, Maloto e Fondacarso, sarà dunque battuta metro per metro dai Carabinieri dello Squadrone, muniti della loro speciale strumentazione ed equipaggiamento, e che opererà in sinergia con i militari della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto.

In questi giorni si è anche proceduto a sottoporre a nuovo esame, mediante applicativi di nuova generazione, tutti i file delle telecamere di video sorveglianza presenti nelle immediate vicinanze dei luoghi interessati dalla sparizione, acquisiti all’epoca del fatto ma anche di quelli nelle vicinanze dei luoghi abitualmente frequentati dai principali indiziati al fine di verificare gli alibi da essi forniti.

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