Quanto vale il mercato del gaming e quali sono i numeri al Sud

Redazione

Quanto vale il mercato del gaming e quali sono i numeri al Sud

giovedì 22 Settembre 2022 - 09:29

C’è un settore che non conosce crisi e, anzi, continua a macinare successi e registrare numeri impressionanti: stiamo parlando del mercato del gaming e dell’industria videoludica che, soprattutto negli ultimi anni, ha visto incrementare in modo considerevole il numero di utenti e, di conseguenza, la quantità di introiti. Il successo è assolutamente globale, e anche l’Italia non è certamente da meno e contribuisce per buona parte allo sviluppo inarrestabile di tutto il comparto. Da settore di nicchia, dedicato soprattutto ai più giovani, il mondo dei videogame ha infatti allargato notevolmente i propri orizzonti, diventando di anno in anno un segmento capace di registrare milioni di abbonamenti e un fatturato miliardario. Tre anni fa circa, più o meno verso la fine del 2019, il valore di tutto il settore aveva raggiunto 145,7 miliardi di dollari, ovvero più del doppio del comparto musicale e cinematografico messi insieme. E se vi sembra una cifra da capogiro, che dire dei 175 miliardi di dollari toccati nel 2020. Stando alle stime ipotizzate nei vari report, il giro d’affari dei videogame dovrebbe superare i 250 miliardi di dollari entro il 2025. Insomma, numeri veramente clamorosi per un mondo che soltanto fino a pochi anni fa era appannaggio di una “piccola” nicchia.

Nel nostro paese, dicevamo, il trend segue più o meno l’andamento globale, pur con qualche differenza tra le varie zone. Le statistiche di mercato in Italia parlano di un fatturato di 2 miliardi e 243 milioni di euro nel 2021, in crescita del 2,9% rispetto ai numeri registrato l’anno prima. La platea di videogiocatori è piuttosto ampia e variegata: si parla grossomodo di oltre 15 milioni di utenti, quindi il 35,5% della popolazione, con una fascia di età dalla forbice piuttosto eterogenea e con un 44% di giocatrici donne. La media delle ore settimanali dedicate al gioco è di circa sette/otto, anche in questo caso molto più dell’anno precedente.

più in generale anche alle app per smartphone o ai giochi online che, soprattutto negli ultimi anni, sono stati protagonisti di una crescita notevole. Sempre più utenti infatti si registrano nelle piattaforme web, come ad esempio quelle sugli scacchi o quelle dedicate ai giochi da casinò, che consentono non soltanto di scegliere tra una vasta gamma di passatempi, ma forniscono allo stesso tempo anche guide utili e tutorial sulle modalità di gioco, le strategie da adottare, la terminologia da conoscere, ma anche gli aspetti più tecnici, che vanno da come funziona l’assicurazione nel blackjack – ovvero quel pagamento pensato per contenere e limitare le perdite – a come distribuire, raddoppiare, puntare ecc. E anche per tutte queste ragioni è diventato sempre più facile approcciarsi a questi passatempi, senza essere necessariamente nerd o geni dell’informatica. E per quanto riguarda il nostro paese, al di là dell’aspetto legato puramente alla fruizione del gioco, non ci si può esimere dal parlare di un dettaglio che sta facendo emergere tutto il potenziale che l’Italia ha in questo settore. E ci riferiamo appunto allo sviluppo e alla progettazione di videogame e applicazioni che, negli ultimi anni, ha visto nascere soprattutto nel Meridione e, in particolare, in Sicilia, realtà sempre più all’avanguardia e impegnate nello sviluppo e nell’innovazione tecnologica. Del resto stiamo comunque parlando di un territorio che supera il mezzo miliardo di spesa e che, almeno da questo punto di vista, presenta ben poche differenze con il Settentrione. Stando a un rapporto del Censis, oltre il 62% degli utenti residenti al Sud e nelle Isole è inoltre convinto che un videogame ambientato in territori specifici abbia un’attrattiva decisamente superiore, e infatti anche in questo senso il trend degli ultimi anni è quello di creare location in cui i giocatori possano riconoscersi; pensiamo a tutte quelle app sviluppate ultimamente che hanno come protagonisti molti luoghi di interesse archeologico e culturale, il cui scopo è anche quello di incrementare il turismo grazie alla potenza dell’intrattenimento.

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