Papardo, appelli anche da Agrigento per salvaguardare il reparto del piede diabetico

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Papardo, appelli anche da Agrigento per salvaguardare il reparto del piede diabetico

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venerdì 26 Agosto 2022 - 08:23

Arrivano anche da pazienti fuori dalla provincia gli appelli a salvaguardia del reparto del piede diabetico dell’ospedale Papardo di Messina. Questa volta a lanciare un nuovo appello è stato un paziente di Agrigento, tale Salvatore Rampello.

“È con grande rammarico e rabbia che ho appreso la notizia di uno smantellamento, perché non così si può chiamare, della struttura del reparto del piede diabetico del “Papardo” di Messina, così ben diretta, sia umanamente che professionalmente, dal Prof. Francesco Romeo. – si legge nella lettera aperta inviata al direttore generale dell’ospedale, Mario Paino – È purtroppo vero, che quando le cose funzionano, si fa l’impossibile per farle regredire e rendere più difficile la vita agli altri, quando gli altri sono quelli afflitti da patologie invalidanti.

“A mio avviso il centro piede diabetico del Papardo di Messina era, e spero continui a esserlo, sotto la sapiente guida del dottor Francesco Romeo. un centro di eccellenza per la cura del piede diabetico. Io posso semplicemente manifestare le mie esperienze e ne ho viste tante, dal momento che soffro di questa malattia da ben quaranta anni e dal momento che prima ero in cura, quando la malattia ha purtroppo iniziato a evidenziare le gravi conseguenze, (siamo nel 2011) al Centro Città degli Studi di Milano guidato allora dal prof. Carlo Maria Caravaggi. Per le medicazioni, che lo dico per i profani, non sono semplici e banali medicazioni, io mi spostavo dalla provincia di Agrigento a Milano due e anche quattro volte al mese, quando la ferita lo richiedeva; per non parlare dei ricoveri necessari per le varie operazioni. Dopo tre anni di fare questa vita, in un colloquio, il prof. Caravaggi mi faceva notare che io mi potevo benissimo rivolgere, invece di andare e venire da Milano, al dottor Franco Romeo, persona di ottime qualità e preparazione, con il quale aveva lavorato, e dicendomi che era l’unico di cui si poteva fidare. Mi ha cortesemente dato il numero telefonico del dottor Romeo, l’ho contattato, trovando sempre la sua disponibilità, umanità e preparazione. Io fino ad oggi non ho più subito interventi di amputazione, grazie anche e soprattutto alle cure del dott. Romeo.

“A onor del vero, circa sei mesi fa, per un’ulcera che non voleva guarire, e trovando difficoltà al Papardo per un ricovero, data la mancanza cronica di posti letto, mi ero rivolto all’Humanitas di Bergamo, dove mi era stata proposta l’amputazione. Fortunatamente, al mio rientro il dott. Romeo ha potuto ricoverarmi, la mia gamba è salva e la mia ferita è quasi guarita. Non è riducendo l’organico, non è riducendo la capacità dei posti letto riservati alla cura del piede diabetico, che si migliora la situazione ospedaliera. Spero vivamente che la situazione possa evolversi in senso positivo, perché abbiamo bisogno delle cure del dottor Francesco Romeo”.

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