Papardo, i pazienti affetti da piede diabetico chiedono la salvaguardia di piani terapeutici e posti letto

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Papardo, i pazienti affetti da piede diabetico chiedono la salvaguardia di piani terapeutici e posti letto

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giovedì 25 Agosto 2022 - 08:27

Salvaguardia dei piani terapeutici di ciascun paziente e dei posti letto. È quanto chiedono, in sintesi, i pazienti in cura presso l’ambulatorio di Chirurgia dell’ospedale Papardo per piede diabetico e le rispettive famiglie in una lettera indirizzata al direttore generale Mario Paino, dopo il cambio di responsabile dell’unità operativa di Chirurgia plastica.

“Egregio Direttore Generale, – si legge nella lettera – siamo una rappresentanza di pazienti e parenti di pazienti che, settimanalmente, usufruiscono dei servizi di cura di patologie inerenti il piede diabetico presso l’ambulatorio di Chirurgia plastica di codesta struttura ospedaliera.

“Nostro malgrado, accomunati nella stragrande maggioranza da patologie molto simili, da svariati anni siamo costretti a ricorrere a dette cure che hanno consentito e consentono di offrire alle persone che ne soffrono condizioni di vita il meno invalidanti possibile. Ognuno di noi è giunto a questo ambulatorio per vie diverse e magari dopo un lungo e vano peregrinare per strutture pubbliche e private di varie località, non solo di Sicilia e Calabria ma anche di altre regioni d’Italia e addirittura estere.

“Tutti, però, hanno trovato la risposta adeguata e rassicurante ai loro problemi nella figura del dott. Francesco Romeo che opera nel suddetto ambulatorio e che ci ha accolti e seguiti in questi lunghi anni. Il percorso è lungo e faticoso, non privo di ostacoli ma, in esito alla scrupolosa professionalità, alle cure, agli interventi mirati del dottor Romeo e alla sua costante supervisione, i pazienti si sentono rassicurati e sentono di trovarsi con la persona giusta, nel posto giusto.

“Negli ultimi giorni si è avuta notizia che a seguito di una delibera di Codesta Direzione Generale è stato conferito l’incarico di responsabile complessivo dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica ad altro dottore e che, essendo stata riconosciuta l’altissima professionalità del dottor Francesco Romeo e il fatto che sia una figura unica di riferimento per il trattamento del piede diabetico, è stata espressa l’esigenza di riservare per tale attività un numero limitato di posti letto all’interno dell’unità operativa.

“Non sappiamo quando verrà attuata la prospettata riserva dei posti letto né cosa si intenda per “limitato”, ma conoscendo quanto siano già di per sé limitati i posti letto disponibili nelle strutture pubbliche al Sud, conoscendo l’afflusso dei pazienti che necessitano di cure per il trattamento del piede diabetico, in particolare quelli seguiti dal dottor Romeo e il fatto che il Papardo di Messina sia l’unico ospedale a offrire questo servizio per la Sicilia e la Calabria, sentir parlare di un ulteriore limite desta serie perplessità e preoccupazioni, non lasciando, peraltro, presagire grandi opportunità per il futuro dell’attività ambulatoriale a fronte della prospettiva che possa persino non essere più il dottor Romeo a proseguire la propria pregevole attività ambulatoriale, come scrupolosamente e disinteressatamente, sempre e sinora, esercitata e condotta.

“Per tutto quanto sopra chiediamo quindi: garanzie rispetto alla continuità della direzione del dottor Francesco Romeo a salvaguardia dei piani terapeutici di ciascun paziente. Garanzie rispetto alla pronta riserva dei posti letto per il trattamento del piede diabetico in numero idoneo a soddisfare, senza esclusione di alcun paziente, le esigenze di interventi specialistici come dallo stesso dott. Romeo ipotizzati, ipotizzabili e/o previsti.

“Nella certezza di una serena e concreta valutazione, da parte di codesta spett.le Direzione, in esito a quanto doverosamente evidenziato ed esposto, idonea a scongiurare effetti negativi, deleteri e controproducenti nei confronti dei pazienti, già fortemente provati dai notevoli disagi conseguenti le proprie infermità nonché dei loro familiari, auspicando la comprensione e attenzione di codesta Direzione finalizzate all’ottimale soluzione di quanto sin qui rappresentato e richiesto, porgiamo distinti saluti”.

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