Cateno De Luca giustamente esulta perché è scattato anche il premio di maggioranza che consentirà alla compagine di Basile di “ripescare” alcuni consiglieri comunali rimasti fuori. Esulta perché si tratta di una vittoria schiacciante, un segnale forte in vista delle regionali.

L’unico problema, ed è un grosso problema, è che da oggi non ci saranno più scuse, alibi e soprattutto insulti. Non avremo più “asini volanti” contro cui scagliare le ire per l’ingovernabilità del Palazzo; non ci saranno più quelli che c’erano prima, perché prima c’era De Luca e prima ancora Accorinti; non c’è più la cupola politico-mafiosa che governa la città.

Non ci sarà nulla di tutto questo. Cateno De Luca potrà esaudire il suo desiderio di essere eletto presidente del Consiglio comunale (a termine), insomma si è verificato tutto quello che l’esercito di liberazione della città desiderava.

E adesso? Ci sarà solo da governare nell’interesse della città, fare bene non fare annunci (come il finanziamento del Polo tecnologico miseramente saltato), e soprattutto dare risposte ai cittadini, quelli che hanno ridato fiducia a De Luca e che ancora oggi sperano nel tram volante, piuttosto che nel casinò di Palazzo Zanca.

Avere la maggioranza in Consiglio comunale significa assumersi la responsabilità di scelte, anche impopolari.

Comunque vada, saranno cinque anni bellissimi. Giornalisticamente saranno cinque anni da favola, fino a quando la nostra testata rimarrà una delle poche voci fuori dal coro, che ha deciso di non omologarsi al pensiero unico di De Luca e che vanta con orgoglio il primato di non avere ricevuto un solo euro da “Sicilia Vera”.

Davide Gambale