Nuovi guai giudiziari per Marcontonio Pinto Vraca

Redazione

Nuovi guai giudiziari per Marcontonio Pinto Vraca

mercoledì 29 Giugno 2022 - 10:29

La Procura della Repubblica di Firenze si è appellata contro l’assoluzione dell’imprenditore messinese Marcantonio Pinto Vraca, finito sotto processo in Toscana per il cosiddetto scandalo Anas.

Il processo in primo grado, si era concluso lo scorso anno con tre condanne e quattro assoluzioni nel rito abbreviato nato dall’inchiesta della pm Giuseppina Mione per corruzione sui lavori Anas in Toscana, nella quale è emerso che gli ex vertici del compartimento regionale avrebbero percepito mediamente il 3% delle commesse affidate a ditte private.

La pena più alta, 5 anni e 4 mesi, è stata inflitta dal gup Gianluca Mancuso ad Antonio Mazzeo, accusato di corruzione in qualità di capo del Compartimento Anas della Toscana.

Per Mazzeo è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Condannati a 3 anni e 4 mesi, Marcantonio Pinto Vraca, imputato per estorsione e considerato socio occulto e amministratore di fatto della società di costruzioni Scae srl e Antonio Bitetto, professionista per il cui tramite avrebbe agito Mazzeo, accusato di corruzione. Assolti dalle accuse Vincenzo Loconte, Angelo Grazzini, Giacomo Grazzini e Paolo Bertini.
Hanno patteggiato invece la pena quattro persone e cinque società. Nel dettaglio, hanno patteggiato1 anno e 6 mesi Gianfranco Recupero, socio di maggioranza e amministratore legale della Scae srl, Domenico Guigli, referente della Stradedil srl, e Riccardo Graziani, legale rappresentante della Intergeos srl; ha patteggiato 2 anni Gaetano Peluso, amministratore della Delta Costruzioni srl. Cinque le società che hanno patteggiato sanzioni pecuniarie da 6.886 a 17.200 euro. Sempre il gup Mancuso ha poi disposto il rinvio a giudizio per Maria Mastandrea, moglie del capo Compartimento Anas Mazzeo e accusata di falsa testimonianza, e per Carmelo Carrara, imputato per corruzione. Altri 6 indagati, tra cui il capo del servizio amministrativo del compartimento Anas della Toscana Roberto Troccoli, avevano patteggiato nell’ottobre del 2018.

Il messinese Pinto Vraca era stato assolto dei reati di associazione, corruzione e autoriciclaggio, mentre era stato condannato per estorsione.

Adesso la Procura di Firenze si è appellata contro le assoluzioni e il processo di appello di apre il prossimo 6 luglio.

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