Messina “ostaggio” di Cateno. Di Fabio Mazzeo

Redazione

Messina “ostaggio” di Cateno. Di Fabio Mazzeo

mercoledì 08 Giugno 2022 - 09:44

In qualsiasi posto del mondo che non sia Messina, nell’anno 2018 uno che promette la realizzazione del casinò, del tram volante, l’abolizione delle circoscrizioni e delle aziende partecipate sarebbe stato preso per un personaggio grottesco, di cui ridere e indignarsi.
E invece a Messina è diventato sindaco.
E la città è stata narcotizzata per tre anni da una follia al giorno di questo personaggio.
Mentre le lancette del mondo andavano avanti, Messina è diventata un non luogo, isolata da ogni processo reale di modernizzazione.
A Messina per quattro anni è stata trasmessa in diretta Facebook una realtà parallela, tutta artificiale, dove la finzione è la realtà e la realtà non esiste.
Messina è diventata un Truman show, e i complici sono centinaia.
Migliaia quelli che si sono persi dietro la finzione e oggi non distinguono più la verità, che pure è sotto gli occhi di tutti, occhi ormai incapaci di vedere una città al collasso culturale, unica città metropolitana fuori da ogni tavolo che conti. 
I messinesi sono come pesci che ormai abituati all’acquario credono che quell’acquario sia il mare.
Incredibile la vigliaccheria con cui centinaia di messinesi sono diventati complici di un essere così tracotante, sempre pronto a vomitare in diretta Facebook il suo odio verso oppositori, uno che nel 2022 per attaccare gli avversari politici usa ancora allusive argomentazioni come l’essere gay, o l’essere donna e come tale oggetto di appetiti sessuali soddisfatti in cambio di…. una vergogna senza pari, senza altri esempi se non lui e la cosa che mi addolora è lui nella mia città.
Messina è la città tenuta in ostaggio dal più grande professionista della politica, uno che arringa la folla contro la politica di cui fa parte da 32 anni. Da 32 anni lo scopo di De Luca è partecipare a elezioni, spendere ogni risorsa che ha per vivere ogni tornata elettorale come una continua roulette russa in cui scommette sempre tutto su se stesso, infischiandosene del ruolo che ricopre e degli interessi dei cittadini.
E solo a Messina, ahimè, uno che nel 2018 ha promesso  la realizzazione del casinò, del tram volante, l’abolizione delle circoscrizioni e delle aziende partecipate, oggi può ancora avere persone che lo ascoltino senza ridere. Ridere e basta.

Messina è diventata un “non luogo”

Fabio Mazzeo

Un commento

  1. Mancano molto gli articoli, i servizi e le analisi critiche cui il buon Fabio Mazzeo ci aveva abituato negli anni passati.
    In una realtà abbrutita come quella messinese di questi tempi bui, sarebbero molto utili.
    Da divulgare ai quattro venti anche questo.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta