Perchè Cateno De Luca maneggia solo pupazzi? La domanda ricorre sui Social, dopo che l’ex sindaco di Messina ha tirato fuori dalla sua collezione “Jeeg robot d’acciaio”, il pupazzo che ha incantato per le sue imprese nei cartoni animati, la generazione dei cinquantenni di oggi.

Un cartoon che è diventato una serie televisiva e poi un film magnificamente interpretato da Claudio Santamaria.

Jeeg si è preso la scena politica dopo che Cateno De Luca, piantato da “Mister X” per il lancio del partito Meridionalista, ha deciso di resuscitarlo dalla sua collezione di pupazzi.

Già i pupazzi, quelli che (politicamente parlando) maneggia con abilità. L’ultimo che è entrato a fare parte della collezione privata dello “Sciamano del Nisi” è il candidato sindaco, Federico Basile, disposto a interpretare il ruolo, ben consapevole che i fili del suo agire li manovra Cateno De Luca.

Se ne sono dette di tutti i colori, a proposito dell’ex direttore generale di Palazzo Zanca: segnaposto, ologramma, fantoccio, fino ad arrivare alla colorita definizione usata da Ignazio La Russa che ha appellato Basile con un significativo “avatar”. L’avatar di Cateno De Luca.

Oggi, Jeeg robot d’acciaio sarà il protagonista dell’ennesimo comizio, quello che avrebbe dovuto sancire il lancio del partito Meridionalista con la presenza di un personaggio tenuto tanto nascosto da De Luca, al punto che non esiste. Lo “Sciamano del Nisi”, travolto da una valanga di fango per via delle dirette Fb di Salvatore Sorbello, tenta in tutti i modi di reagire per spingere il suo “avatar” Basile al successo al primo turno. Ma a quanto pare, si tratta solo di un tentativo, dal momento che la città ha deciso di rialzare la testa.

Ma cosa chiede il messinese comune: un po’ di normalità. In fin dei conti non è chiedere troppo.

Davide Gambale