Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’Atm all’articolo pubblicato dal nostro giornale in riferimento alle selezioni dell’azienda dei trasporti pubblici.

“In merito alle affermazioni contenute nell’articolo odierno a firma di Davide Gambale  di “Messina Oggi”, laddove si afferma che: “Chi scrive ha partecipato ad una selezione  all’Atm per un posto a tempo indeterminato per la qualifica di esperto della  comunicazione e marketing. Una selezione che si è svolta in un clima surreale, in  un’aula all’interno della quale poteva accedere solo l’esaminando. Alla fine,  ovviamente, sono stato escluso. Ma la cosa peggiore è che è stata esclusa, a vantaggio  della candidata che ha vinto (anzi è stata scelta), una collega che aveva collezionato  l’identico punteggio (fra valutazione del curriculum e colloquio), della fortunata. La  scelta della vincitrice della selezione è stata assolutamente discrezionale da parte del  Cda dell’Atm. Ovviamente, ci sono strascichi giudiziari sulla selezione.”, si evidenzia  che è assolutamente falsa l’affermazione che la “selezione che si è svolta in un clima  surreale, in un’aula all’interno della quale poteva accedere solo l’esaminando”,  poiché la selezione si è svolta nel rispetto delle modalità previste senza che sia stato  precluso l’accesso ad alcuno. 

Inoltre, è altrettanto falsa l’affermazione che “La scelta della vincitrice della selezione è stata assolutamente discrezionale da parte del Cda dell’Atm”, poiché, anche in questo caso la scelta è stata determinata in coerenza con le previsioni dell’art. 6 dell’avviso pubblico che di seguito per stralcio di riporta.

Per ciò che attiene, invece, alla “vicenda della long-list”, che, a dire dell’autore dell’articolo, “è stata ampiamente trattata da questo giornale (anche in questo caso c’è la magistratura di mezzo)”, si rammenta allo stesso che già qualche mese fa l’autore aveva adombrato l’intervento della magistratura sulla selezione in questione, salvo poi aver fatto stranamente sparire il pezzo che non si rinviene più negli archivi del giornale né su internet. Per la precisione il titolo di allora era che la selezione era “nel mirino della magistratura”.

È vero, anche in questo caso, che la Magistratura (il Tribunale del lavoro) sia stato  interessato da alcuni ricorsi di candidati ed è, altrettanto vero, che ad oggi tutti i ricorsi  presentati (6) sono stati rigettati anche con condanna alle spese a carico di parte  ricorrente”.