De Luca prima “inciucia” e poi insulta

Redazione

De Luca prima “inciucia” e poi insulta

sabato 23 Aprile 2022 - 16:00

Cateno De Luca grida al ricatto. Insulta Cuffaro e Lombardo, con i quali aveva intessuto una trattativa per l’appoggio a Federico Basile. Parla di ricatti, sol perchè gli emissari degli autonomisti avevano chiesto, udite udite, la presidenza di una Circoscrizione cittadina. Il ricatto sarebbe consistito in questo. Un po’ poco, politicamente parlando, per parlare di ricatto.

La verità è un’altra. Cateno De Luca, abile stratega della comunicazione, tenta di distogliere l’attenzione dal vero problema: ovvero, la sua spasmodica ricerca di voti per il suo candidato sindaco che sta segnando ilpasso. Il terreno sotto i piedi sta franando e allora, pur di allargare la base dei voti, sta tentando di fare accordi anche col diavolo.

La notizia degli accordi con autonimisti e cuffariani, pubblicata dal nostro giornale, ha avuto un effetto tsunami all’interno del gruppo-De Luca, dove sono sorti i primi pericolosi dissapori. L’ingresso di nuove forze politiche nella coalizione restringe il campo d’azione dei fedelissimi, ai quali De Luca ha promesso mari e monti.

De Luca parla di ricatto da parte di Lombardo e Cuffaro, ma non dice perché ha tentato l’approccio con quella che lui stesso definisce politica becera? Se lo chiedono anche i suoi elettori che hanno iniziato a comprendere il personaggio, disposto praticamente a tutto, pur di raggiungere il suo scopo. Ovviamente, il consenso su Basile ricade sullo stesso De Luca che, per ambizioni personali, punta a qualcosa di importante alla Regione. Ma quale sindaco di Sicilia, quale fustigatore della “banda bassotti”, De Luca è come loro. E’ quello che la gente adesso pensa dello “Sciamano del Nisi”, disposto a tutto anche di stringere accordi con Matteo Salvini, che lo ha sonoramente insultato in un video riproposto sulla Rete. Qualcosa che serve per rinfrescare la memoria all’ex sindaco di Messina.

Cateno De Luca non è tranquillo, lo si capisce da come si arrabbia nelle sue dirette FB, dalla sua mimica di capisce che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Fino a che il centrodestra e il centrosinistra erano alle prese con problemi interni, De Luca è riuscito a creare consenso intorno al personaggio Basile. Ma oggi, con la discesa in campo di De Domenico e Croce il vento è decisamente cambiato. Lo “Sciamano del Nisi” questo lo avverte e allora sta alzando il tiro dei suoi attacchi mediatici contro nemici o pseudotali. Oggi è toccato a Raffaele Lombardo e Totò Cuffaro. Però non spiega perché si è seduto attorno a un tavolo per trattare.

Cateno De Luca sta rinserrando le fila perché sa benissimo che il turno del ballottaggio gli sarà fatale: questa volta dovrà vedersela con il voto contro. A differenza del 2018, quando vinse con il voto a favore. E a farne le spese sarà Federico Basile.

E perdendo a Messina, si apre la strada verso il declino. La storia politica insegna questo.

Davide Gambale

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