Una metafora biblica per descrivere cosa sta realmente accadendo. Cateno De Luca continua a professare la sua “purezza” ma intanto imbarca vecchi personaggi della politica siciliana. Il leader di Sicilia Vera ha appena compiuto 50 anni, 32 dei quali trascorsi a frequentare le segreterie di quella politica da lui stesso tanto vituperata. Ha condiviso il suo percorso politico con quelli che lui stesso definisce componenti della “Banda bassotti“.

Personaggi che hanno “rubato” il futuro alle nuove generazioni, costringendo i giovani a fuggire dalla terra madre. Personaggi con i quali lo “Sciamano del Nisi” ha condiviso praticamente tutto e che oggi ripugna. Cateno De Luca ha iniziato il suo tour elettorale in Sicilia perché ha deciso di portarsi avanti con il lavoro, in vista delle elezioni regionali del prossimo autunno, quando gli elettori saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo presidente. Lui concorre alla carica di governatore di Sicilia con la consapevolezza che non potrà mai sedersi su quella poltrona, ma con altrettanta consapevolezza sa che quelli della “Banda” dovranno sedersi al tavolo della trattativa per negoziare, magari qualche poltrona.

Intanto, prosegue la campagna acquisti e quella che può essere definita l’Arca di Noè della politica siciliana sta accogliendo praticamente di tutto. Il nuovo che avanza non è altro che il vecchio tirato a lucido. Lo dimostrano le ultime adesioni a Messina, ma lo stesso sta avvenendo in altre province dopo in tanti si stanno riciclando attirati dai numeri dei sondaggi propalati ad ogni piè sospinto dallo “Sciamano del Nisi“.

“Viaggiamo al 20%” non fa che ripetere De Luca e questo sta inculcando negli allocchi siciliani la convinzione che Sicilia Vera potrà sfondare alle regionali. Sicuramente il merito di De Luca è stato quello di avere occupato il vuoto lasciato dai partiti, bloccati dalle logiche nazionali, ostaggi dei rispettivi leader.

Sicilia Vera entrerà certamente in Parlamento, ma si dovrà vedere quale ventata di novità porterà, perché ad oggi dà l’impressione di essere un “partito-discarica“…

Davide Gambale