L’ex Zaera rischia di chiudere: pronta la bomba mercati

Redazione

L’ex Zaera rischia di chiudere: pronta la bomba mercati

lunedì 21 Marzo 2022 - 10:27

La notizia circola con una certa insistenza. E se sarà confermata si tratta di un’autentica bomba che deflagra nel bel mezzo della campagna elettorale. L’ex mercato Zaera, inaugurato meno di un anno dall’ex sindaco Cateno De Luca, e ritenuto il fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale, rischia di chiudere.

Ieri s’è tenuto un incontro fra i vertici dei mercati cittadini e il commissario Leonardo Santoro. Quella dei mercati è un’autentica bomba ad orologeria pronta ad esplodere, dal momento che l’ex sindaco e il suo assessore Dafne Musolino, hanno lasciato sul campo una infinità di problemi. Uno di questi riguarda proprio l’ex Zaera, riaperto frettolosamente, e a quanto pare ancora privo di alcune autorizzazioni che lo rendono non a norma. E quindi da chiudere subito. Santoro ha acquisito una montagna di carte e l’orientamento è quello di convocare con urgenza una riunione tecnica e poi procedere, come estrema ratio, alla chiusura dell’area mercatale al fine di metterla a norma.

Cateno De Luca con Dafne Musolino e Salvatore Mondello all’inaugurazione dello Zaera

Serpeggia tantissimo malumore da parte degli operatori del mercato di viale Europa, quei pochi che sono rimasti: in tutto nove gli operatori che ancora resistono, ma erano ben quaranta lo scorso anno. In molti, infatti, hanno preferito riconsegnare le licenze per via delle condizioni capestro, a quanto pare imposte dall’ex assessore Dafne Musolino. Una di queste condizioni era la costituzione di una sorta di condominio che avrebbe dovuto assumersi degli obblighi nei confronti di Palazzo Zanca.

I problemi attuali del mercato sono molteplici e vanno dalle barriere architettoniche, al mancato collaudo del parcheggio, per finire al convogliamento delle acque pluviali. Infatti, il mercato spesso si allaga con le problematiche che ne derivano per i commercianti. A questo si aggiunga il canone salito alle stelle; e poi l’obbligo di provvedere allo smaltimento degli scarti animali, oltre al pagamento della Tarsu. Se poi aggiungi che gli operatori, in difficoltà economiche per via della chiusura prolungata dell’area e per la pandemia, per ottenere un box devono essere in regola con i tributi. Condizioni che costituiscono una miscela a dir poco esplosivo.

A tutto questo c’è da aggiungere che il Comune di “distribuito” licenze per ambulanti a posto fisso su viale Europa, proprio in corrispondenza del mercato, e allora il quadro si fa disarmante.

Ma i problemi non riguardano solo Zaera, sono in fibrillazione anche gli operatori di Sant’Orsola che aspettano buone nuove per la ristrutturazione e, nel frattempo, lamentano un calo di vendite per la presenza del mercato sulle corsie centrali del viale Giostra. Un lascito dell’amministrazione De Luca che sta causando disagi non solo agli operatori della zona, ma anche ai negozi e alla viabilità cittadina. Il blocco del viale, anche se in due giorni a settimana, impedisce a mezzi commerciali e automobili private che sbarcano dalle navi di imboccare il viale Giostra e vengono, quindi, convogliati su Boccetta.

Gli operatori del marcato Giostra, dal canto loro, vorrebbero proseguire a collocare le bancarelle in strada, respingendo l’idea di tornare nell’area ex Mandalari. Ieri, con Santoro s’è discusso anche di questo: la decisone assunta è quella di proseguire fino al 30 aprile, poi il mercato torna nella sua sede naturale, nonostante le resistente degli operatori.

L’incontro fra i rappresentanti degli operatori dei mercati, guidati dal consulente Pippo Capurro, è il primo ma ne seguiranno a breve tanti altri, anche perché la questione dell’ex Zaera è destinata a scatenare un vespaio di polemiche.

“Ci ha preso in giro – argomenta un operatore di Sant’Orsola – che non si presenti a cercare voti De Luca perchè sappiamo come rispondergli. Ci ha rovinato lui e la Musolino. Se pensano di venire a prenderci ancora in giro, sappiano che non siamo nemmeno disposti ad ascoltarli”.

Il riferimento è diretto anche al candidato sindaco Federico Basile, costretto a pagare colpe non sue.

Un commento

  1. cittadino sconvolto 19 Marzo 2022 18:11

    stanno demolendo quello che ha fatto pezzi di merd…

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