Il commissario di Palazzo Zanca s’è presentato affermando, senza giri di parole, che il Comune di Messina è come la “nave Concordia sugli scogli”.
E dire che ancora non aveva nemmeno messo piede a Palazzo Zanca, dove siamo certi solleverà il coperchio di quello che può essere definito un autentico “vaso di Pandora”.
Di sorprese l’ingegnere Leonardo Santoro ne troverà così tante che l’ormai ex sindaco Cateno De Luca sarà costretto a dare luogo a numerose dirette Fb, per smentire il commissario.
Quasi quattro anni di amministrazione saranno passati al setaccio da chi non avrà solo il compito di traghettare a nuove elezione il palazzo municipale, ma dovrà affrettarsi a mettere delle pezze per salvare realmente la baracca. Le notizie che giungono da Palermo sul fronte Corte dei Conti non sono per nulla rassicuranti. Gli “artifizi” contabili posti in essere frettolosamente da De Luca e i suoi, sono stati disvelati dai magistrati contabili che di sicuro – come dichiarato dallo “Sciamano del Nisi” -, non gli hanno fatto i complimenti. Tutt’altro se è vero che il Comune dovrà produrre una montagna di documenti, comprese quelle “fantomatiche” transazioni di cui tanto si parla.
Fatto sta che Cateno De Luca, da un lato ha dato inizio alla campagna elettorale del suo candidato Federico Basile, dall’altro dovrà rintuzzare gli attacchi che proverranno dalle opposizioni. Intanto, è iniziato il giro dei villaggi e la risposta non è sembrata quella dei giorni migliori di De Luca: poca gente a sentire le solite promesse da marinaio.
Lo “Sciamano del Nisi” ripete alla noia il solito mantra riferendosi a quelli che c’erano prima e che vorrebbero nuovamente impadronirsi della città. Cose trite e ritrite. Di idee, progetti o prospettive di sviluppo niente.
Davide Gambale
