Una palina che indica la fermata di un bus è sufficiente per rimuovere in maniera indiscriminata i mezzi posteggiati lungo la strada. E’ accaduto in viale Trapani, dove sabato mattina gli abitanti della zona si sono visti prelevare le proprie automobili dai mezzi privati, incaricati dall’Atm.

Nessun cartello, nessuna striscia sul selciato, solo la presenza di un palo che indica la fermata di un bus che – a detta dei commercianti – da quella strada passa ogni due ore, traffico permettendo.

Sono riprese le rimozioni “selvagge” da parte dell’Atm che ha trovato un sistema comodo per fare “cassa”. Le operazioni sono eseguite dal personale della municipalizzata che opera in nome e per conto (è legittimo?), del Corpo della Polizia Municipale. Gli operatori – ricordiamolo ausiliari del traffico – armati di bolletario elettronico e body-cam, come soldatini eseguono il proprio lavoro con atteggiamento – riferisco gli automobilisti – quasi sprezzante.

Particolare da non trascurare riguarda il costo della rimozione, che si aggiunge al verbale. Le ditte incaricate dall’Atm, che non dispone di mezzi propri perchè in deposito per ordine dell’Ispettorato del lavoro, applicane tariffe variabili. Il costo della rimozione dipende dalla localizzazione della sede dell’azienda, pertanto se un delle ditte preleva un mezzo nella zona Sud ed ha la sede nella zona Nord, il costo lievita. Per buona pace del cittadino.