Sanità, Spoke di Catania: i dipendenti scrivono a Razza

Redazione

Sanità, Spoke di Catania: i dipendenti scrivono a Razza

venerdì 21 Gennaio 2022 - 09:19

Ci sarebbe il fondato rischio che il centro Spoke di Catania, gestito dall’Irccs Bonino Pulejo venga trasferito a Messina. E per questo motivo i dipendenti della struttura sanitaria scrivono all’assessore alla Salute, Ruggero Razza, affinché il centro rimanga a Catania. La lettera è accorata e la riportiamo nella versione integrale.

“Con la presente i dipendenti della GCA-Spoke di Catania, IRCCS Bonino Pulejo di  Messina, le segnalano quanto segue: 

Da qualche giorno siamo venuti a conoscenza, attraverso i responsabili sindacali, che la sede Spoke di Catania verrà trasferita in toto presso la HUB di Messina.

Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione nei confronti del destino del progetto Spoke sul territorio catanese nonché dei pazienti che, sino ad oggi, grazie a questo progetto lavorativo e alla localizzazione strategica del suddetto Spoke, hanno ricevuto cure adeguate e costante supporto da parte dei propri familiari.

La realtà della Spoke ha di fatto evidenziato un duplice vantaggio consistente, da un lato nell’abbattimento dei costi per la Sanità Siciliana, dall’altro nel miglioramento e nella reintegrazione domiciliare dei pazienti con gravi celebrolesioni (cod 75), ottenuti grazie alle cure ed ai trattamenti intensivi e all’avanguardia eseguiti da personale specializzato e qualificato.

Per tali motivi, la sede GCA-SPOKE del Cannizzaro, centro ad alta specializzazione, ha dimostrato di soddisfare efficacemente la grave carenza di assistenza sanitaria presente sul territorio catanese per tale tipologia di pazienti.

Di conseguenza, l’eventualità di un trasferimento presso l’Hub di Messina comporterebbe, come conseguenza, una grave perdita ed un fallimento sia per la Sanità Catanese che per l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro.

In base a quanto sopra esposto, riteniamo opportuno che tale sede Spoke prosegua la propria opera all’interno dell’Azienda Cannizzaro, e che possa fungere da riferimento e spunto per eventuale futura creazione di analoghe strutture nel territorio catanese, al fine di sopperire alle esigenze dei tantissimi pazienti e dei loro familiari, costretti, loro malgrado, a dover affrontare i cosiddetti “viaggi della speranza” fuori provincia per ricevere un’assistenza sanitaria qualificata.

Per tali motivi, non è chiara la motivazione che ostacoli l’integrazione di codesta Sede Spoke e del relativo personale presso l’ASP di Catania e/o l’Azienda Cannizzaro, così come da precedenti accordi.

Alla luce di quanto esposto, Si richiede quindi un incontro Urgente tra le diverse figure  coinvolte: lavoratori Sede Spoke di Catania, Direttore Generale AO Cannizzaro,  Direzione Generale IRCCS Messina e Assessore alla Sanità, al fine di ottenere risposte  certe sul futuro di codesta Unità Operativa GCA-SPOKE di Catania e di tutto il  personale, ed acquisire le motivazioni di una eventuale mancata integrazione presso l’Asp e/o l’Azienda Cannizzaro, contrariamente a quanto più volte prospettato dal  Direttivo e previsto dagli accordi iniziali”.

Concludono i dipendenti del centro Spoke di Catania.

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