De Luca, la pernacchia che lo qualifica. E il prefetto?

Redazione

De Luca, la pernacchia che lo qualifica. E il prefetto?

venerdì 14 Gennaio 2022 - 10:10

A qualche beaota piace. Lo dimostra il fatto che il sindaco ha raccolto i like dei suoi aficionados. Il sindaco Cateno De Luca, in diretta dalla sede del Coc, il “Gabinetto di guerra” aperto dal primo cittadino nella sede della Protezione civile per contrastare l’avanzata del Covid a Messina, si rende protagonista di un ennesimo gesto inqualificabile.

Ha “spernacchiato” un sindacalista della Cgil, reo di avere mosso dei rilievi alla gestione della riapertura delle scuole. Siccome Messina non è fatta solo di beoti, ma anche di persone perbene che nulla hanno a che vedere con lo stile del sindaco, allora è lecito attendersi una levata di scudi.

Certo, c’è anche qualche consigliere comunale che a mezzo Fb manifesta il suo “amore” incondizionato nei confronti del sindaco, mediante post dal contenuto osceno, ma la maggior parte dei messinesi, la cosiddetta maggioranza silenziosa che non ama esporsi sui Social, manifesta una certa irritazione.

Cateno De Luca, purtroppo, ancora una volta scambia uno strumento serio, qual è la Protezione civile, per il suo pulpito propagandistico. E questo non gli è consentito, anche perché la “baracca” affollata di volontari a pagamento della associazioni “no-profit”, è finanziata con i soldi dei messinesi.

A questo punto, sarebbe opportuno un intervento del prefetto Cosima Di Stani, la quale rappresenta lo Stato in un città che è in balia di un sindaco che crede di potersi prendere gioco di tutti. Comprese delle istituzioni. La pernacchia al sindacalista, di fatto è un’offesa ai messinesi e allo stesso prefetto, il cui compito dovrebbe (il condizionale è d’obbligo fino a che non interverrà energicamente), tutelare l’onorabilità delle istituzioni.

Davide Gambale

Un commento

  1. Egr. Direttore, sottoscrivo in toto, incluso il condizionale d’obbligo, temo che arriverà solo silenzio, ancora una volta, anche da quella sede.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta