Ignobile attacco alla magistratura di De Luca

Redazione

Ignobile attacco alla magistratura di De Luca

martedì 11 Gennaio 2022 - 15:12

L’assoluzione ha dato la stura a Cateno De Luca per “vomitare” sulla magistratura tutto il suo livore accumulato. Il sindaco di Messina, quasi come se avesse ricevuto l’assoluzione plenaria, ha iniziato a sbraitare contro quella parte della magistratura, definita di inetti in una diretta Fb, che l’avrebbe perseguitato per decenni. E lo fa, purtroppo, nel momento più sbagliato.

A Messina si celebra il trentennale della fondazione della Dia (Direzione investigativa antimafia), e lo si fa con l’esposizione innanzi al Teatro Vittorio Emanuele dei rottami dell’automobile sulla quale sono stati trucidati dalla mafia gli uomini della scorta dei giudici Falcone e Morvillo.

Cateno De Luca che ha iniziato una battaglia contro i magistrati di Messina ha scelto il momento meno adatto, perché Messina celebra anche il trentennale della drammatica strage di Capaci, in cui persero la vita due magistrati, la cui condanna a morte è stata decretata dalla mafia.

Il sindaco di Messina in questa sua nuova battaglia, che l’ha spinto a fare slittare le sue dimissioni da sindaco, è appoggiato dall’avvocato Carlo Taormina che, ieri mattina, dopo qualche ora dalla sentenza di assoluzione, ha annunciato di avere ricevuto mandato da De Luca per presentare un esposto contro i magistrati che hanno accusato il suo assistito, da cui è scaturito il cosiddetto processo Fenapi.

De Luca insultando i magistrati di Messina offende il lavoro del magistrato di chi lo ha assolto, e di tutti gli altri in servizio al Tribunale di Messina. Oltre la memoria di Falcone e Morvillo.

Davide Gambale

Un commento

  1. E chi lo ferma più ormai?
    Con le dovute (e fortunatamente enormi differenze, lo so bene), in una folle analogia da universi paralleli mi viene in mente “quell’altro” del secolo scorso.
    Superata la grave crisi del ’24 nonha più ostacoli verso il successo globale, il popolo è con lui, le masse lo acclamano, le opposizioni annientate (oppure dormono), la tragedia già si preannuncia, mentre il 25 luglio è ancora troppo troppo lontano.
    Meno male che siamo nel XXI secolo…

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