Assoluzione De Luca, Taormina annuncia esposto contro i magistrati

Redazione

Assoluzione De Luca, Taormina annuncia esposto contro i magistrati

lunedì 10 Gennaio 2022 - 15:41

Abuso d’ufficio, falso ideologico in atti pubblici e calunnia. Queste le accuse con le quali l’avvocato Carlo Taormina, legale di Cateno De Luca, presenterà una denuncia contro i magistrati che hanno indagato e spedito a processo il suo assistito.

L’avvocato, reso celebre dal caso-Cogne, e attualmente difensore dei leader di Forza Nuova, ha annunciato su Fb di avere ricevuto il mandato dallo stesso Cateno De Luca, per avviare una doppia azione penale e civile nei confronti dei magistrati che hanno indagato e spedito a processo il sindaco di Messina. Qualche minuto dopo il verdetto di assoluzione dell’imputato De Luca, il legale Carlo Taormina svela al popolo di Fb la sua strategia.

Di seguito riportiamo il post pubblicato questa mattina su Fb da Carlo Taormina.

L’anno comincia bene. Oggi la sentenza del tribunale di Messina presieduto dalla Dottoressa Monforte, sul processo contro il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, iniziato cinque anni fa e che determinò il suo arresto due giorni dopo essere stato eletto deputato alla Regione Sicilia. Fu accusato di associazione per delinquere, riciclaggio, frode fiscale, fatturazione per operazioni inesistenti, falso in bilancio. Oggi è stato assolto da tutto perché il fatto non sussiste. Finisce così il calvario giudiziario di uno dei pochissimi politici onesti del nostro Paese. Un calvario giudiziario che lo ha portato più volte in carcere e che si è tradotto sempre nella esclusione di ogni responsabilità. Inizia ora il calvario giudiziario dei magistrati che sono i responsabili della persecuzione giudiziaria perpetrata nei confronti del Sindaco De Luca. Oltre alle procedure per riparazione di ingiusta detenzione, ho ricevuto mandato ad esercitare azione per danni materiali e morali nei confronti di quei magistrati e per sporgere denunzie per abuso di ufficio, falso ideologico in atti pubblici e calunnia contro gli stessi magistrati. Il tutto, insieme alla produzione di un dossier all’Ispettorato del Ministero della Giustizia per l’esercizio delle azioni disciplinari nei confronti di pubblici ministeri e giudici che, in concorso tra loro, si sono resi responsabili di uno scempio che ha pochi precedenti. Et de hoc satis!”

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