Asp, graduatoria Peo: Calapai e Trino chiedono il riesame

Redazione

Asp, graduatoria Peo: Calapai e Trino chiedono il riesame

mercoledì 05 Gennaio 2022 - 16:33

Giuseppe Calapai, segretario provinciale della Uil-Fpl, e Antonio Trino, segretario della FpCgil Messina, in una nota congiunta indirizzata ai vertici dell’Asp di Messina, chiedono il riesame della graduatoria PEO (Progressione economica orizzontale), relativa all’anno 2021. In particolare, evidenziano i dirigenti sindacali, in graduatoria degli aventi diritto risultano dipendenti che non avrebbero diritto per carenza di requisiti.

Questo il testo della nota.

“Con deliberazione n. 4934/CS del 30/12/2021 sono state approvate le graduatorie della Progressione Economica Orizzontale anno 2021 e dall’esame delle stesse risulta l’inserimento di soggetti non aventi diritto per carenza dei requisiti; segnaliamo, in particolare, quanto segue:

1. nella graduatoria CPS Infermiere – cat. D risulta collocata una dipendente, dirigente di un’importante organizzazione sindacale, in distacco sindacale al 100% dell’orario di lavoro e, per la quale, non svolgendo alcuna attività in favore dell’ASP di Messina, non può essere formulata alcuna scheda di valutazione della prestazione lavorativa, come risulta, correttamente, dalla delibera.

Ricordiamo che l’art. 35 del CCNL 7/4/1999 stabilisce che la PEO è attribuita “previa valutazione selettiva in base ai risultati ottenuti, alle prestazioni rese con più elevato arricchimento professionale, all’impegno e alla qualità della prestazione individuale”; criteri che presuppongono, necessariamente, lo svolgimento dell’attività lavorativa all’interno dell’azienda.

Pertanto, essendo requisiti indispensabili ed inscindibili la valutazione e l’anzianità di servizio, il mancato possesso di uno dei due requisiti preclude la possibilità di partecipare alla selezione. Nulla vale che l’avviso consente la partecipazione ai dipendenti “anche se collocati in posizione di distacco/comando/assegnazione temporanea presso altro Ente” in quanto è da escludere che possa riferirsi all’attività sindacale non essendo la stessa assolutamente assimilabile al lavoro prestato nella pubblica amministrazione e di contenuto pari al profilo professionale posseduto dalla dipendente;

2. nelle graduatorie sono collocati dipendenti che alla data del 31/12/2021 erano titolari di incarico di “Dirigente” con contratto a tempo determinato ed ai quali, di conseguenza, è impedita la partecipazione ad un istituto economico previsto solamente dal contratto del comparto e che, ovviamente, non può essere corrisposto durante la vigenza del rapporto di Dirigente; la corresponsione della PEO in costanza d’incarico dirigenziale configura il danno erariale, per i dirigenti responsabili, e l’illecito arricchimento per i soggetti che percepiscono la fascia retributiva;

3. nelle graduatorie risultano, secondo alcune segnalazioni pervenute, inseriti dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, alla data del 31/12/2020, con altre aziende del SSN o con pubbliche amministrazioni di altro comparto, ed in comando od assegnazione temporanea all’ASP di Messina, per cui gli stessi non possono vantare alcun diritto di partecipazione alle selezioni e l’Azienda non ha alcuna potestà a modificare il profilo retributivo posseduto nell’amministrazione di provenienza e, conseguentemente, se rispondente al vero, devono essere esclusi.

Siamo di fronte ad una regalia in favore di alcuni dipendenti da cui consegue un danno all’erario, per cui, nell’esclusivo interesse di assicurare la legittimità e la trasparenza delle procedure, chiediamo l’immediata esclusione dalle graduatorie della PEO anno 2021 dei soggetti rientranti nelle superiori fattispecie, avvertendo che trascorsi, inutilmente, dieci giorni dalla notifica della presente, segnaleremo i fatti alla Procura Generale della Corte dei Conti.

Avvertiamo, altresì, che le scriventi Organizzazioni Sindacali non tollereranno rinvii e ritardi, imputabili a titubanze nel riesame delle posizioni segnalate, nella liquidazione della fascia ai dipendenti che hanno conseguito legittimamente il diritto ed, in caso contrario, chiameremo la direzione aziendale ed i dirigenti responsabili a rispondere, anche penalmente, del consapevole comportamento di favorire alcuni dipendenti a danno di tantissimi altri”.

Conclude la nota a firma di Giuseppe Calapai e Antonio Trino.

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