Arresto Triolo, “Il silenzio dell’innocente” De Luca…

Redazione

Arresto Triolo, “Il silenzio dell’innocente” De Luca…

domenica 12 Dicembre 2021 - 11:02

In premessa è dovereso specificare che il sindaco metropolitano, Cateno De Luca, è completamente estraneo ai fatti per i quali tre giorni fa la Guardia di Finanza ha spedito agli arresti domiciliari il comandante della polizia metropolitana di Messina, Antonio Triolo.

Tuttavia, il “silenzio” del sindaco Cateno De Luca su una vicenda giudiziaria che vede coinvolto, con l’accusa di avere commesso il più grave dei reati contro la pubblica amministrazione, desta inquietudine. Giusto lui che ha abituato i suoi elettori a ferme e decise prese di posizione contro il malaffare che alberga nella pubblica amministrazione.

Il sindaco Cateno De Luca in silenzio stampa sulla corruzione a Palazzo dei Leoni

Siccome siamo garantisti, vale anche per Triolo e la presunta “cricca“, il teorema della presunzione d’innocenza e fino a quando non interverrà una sentenza di condanna, le persone coinvolte sono innocenti.

Il silenzio di Cateno De Luca desta inquietudine per il semplice fatto che lo stesso il giorno precedente gli arresti aveva dato del ladro a un vigile urbano di Messina. Nel suo video-insulto, il primo cittadino tirava in ballo anche un secondo agente municipale, accusati entrambi di rubarsi lo stipendio per il semplice fatto che avrebbero lavorato a singhiozzo nell’anno precedente per impegni sindacali.

E invece, sull’arresto di Triolo, De Luca non ha speso una sola parola di condanna, tenuto conto che agli atti sono depositate inequivocabili intercettazioni che smascherano il “sistema” della “cricca” dello Ionio (fatto sempre da dimostrare nelle sedi giudiziarie). Eticamente, quella del comandante della polizia provinciale, promosso dallo stesso sindaco Metropolitano, è una condotta quanto meno discutibile e meritevole di una presa di distanze da parte del vertice dell’amministrazione pubblica, che lo ha anche insignito del massimo grado.

Cateno De Luca si sta guardando bene dallo stigmatizzare i fatti per i quali Antonio Triolo – originario di Casalvecchio Siculo – si trova oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. Come se nulla fosse accaduto per De Luca, il quale sta alimentando giustificati sospetti per non meglio specificate ragioni di opportunità politica. Del resto, dagli atti dell’inchiesta stanno emergendo circostanze che stanno localizzano l’epicentro del sisma giudiziario nello Ionio, laddove si concentra i bacino elettorale del sindaco. A ciò si aggiunga che i vertici della Città Metropolitana di Messina sono, guarda caso, tutti originari della medesima zona.

A De Luca viene difficile commentare, quindi, perché lancerebbe solo sale su una ferita aperta, dalla quale sta sgorgando sangue. Il silenzio, appunto “Il Silenzio degli Innocenti“, richiama alla memoria un celebre film vincitore di ben 5 premi Oscar, interpretato magnificamente da Jodie Foster e Anthony Hopkins. Hannibal Lecter, il cannibale, lo psichiatra che mangiava i corpi dei suoi pazienti, attraverso una suggestiva trasposizione, richiama la linea di condotta politica di chi in passato si è cibato dei suoi avversari politici. Accusati di tutto e di più, per problemi giudiziari, finiti nel tritacarne mediatico per ottenere vantaggi.

Cateno De Luca, il cannibale della politica, invece oggi se ne sta in religioso silezio. Probabilmente, giustificherà il suo mutismo con la frase fatta “rispetto e fiducia per il lavoro della magistratura“, ma questo non basta.

Politicamente, una sua dichiarazione è un obbligo morale nei confronti dei cittadini e lavoratori onesti di Messina.

Davide Gambale

Un commento

  1. Il suo silenzio…sui fatti è un commento!

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